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La città di San Salvo celebra la Liberazione

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SAN SALVO - Anche quest'anno, in occasione del sessantatreesimo anniversario della Liberazione, l'amministrazione comunale e l'Associazione Nazionale Combattenti, Reduci e Invalidi di Guerra hanno promosso una cerimonia commemorativa per la giornata del 25 aprile. Il programma prevede il raduno alle ore 18 in piazza Papa Giovanni XXIII, l'alzabandiera al canto dell'inno nazionale, la deposizione delle corone d'alloro al Monumento ai Caduti e i discorsi commemorativi delle autorità. ''La manifestazione, ricordando la Liberazione dal nazifascismo vuole rinvigorire anche la memoria del percorso che ha condotto all'abbattimento della dittatura, alla cacciata dei tedeschi e alla conquista da parte dell' Italia della possibilità della Democrazia, della Repubblica, della Costituzione. - spiegano dagli uffici comunali - Un percorso fatto di lotte coraggiose per l'affermazione dei valori di libertà e di democrazia da parte di tanti cittadini italiani, uomini e donne che con grande impegno e sacrifici hanno contributo alla guerra di liberazione del Paese, nonché delle lotte di lavoratori che hanno poi delineato una caratteristica fondamentale del processo di Liberazione. Lotte mosse dalla richiesta di 'pace e pane'; la pace come presupposto imprescindibile per la democrazia e il pane (condizioni di lavoro dignitose) come premessa essenziale per la libertà''. ''Quanto mai importante si fa questo ricordo in un momento storico in cui assistiamo a continui tentativi di mettere in discussione il significato di quel processo di Liberazione che, senza nulla togliere al merito delle forze alleate, fu un grande processo di autoliberazione da parte del Paese'', continuano dal municipio di San Salvo, anche se non si capisce bene, a dire il vero, chi starebbe mettendo in atto questi tentativi. In sede storiografica è accertata l'entità e la valenza della Resistenza e della Liberazione, e se c'è stato un uso strumentale e fazioso della storia, esso va individuato in una precisa corrente di pensiero che ha cercato quasi di mitizzare alcuni fenomeni, passando dalla Storia alla 'propaganda', omettendo di riconoscere, ad esempio, l'apporto determinante fornito dall'esercito americano che ha materialmente ricacciato le armate tedesche fuori dall'Italia. Il sindaco Marchese ha commentato: ''Difendere valori fondamentali come quello della democrazia e della libertà è paradossalmente più difficile oggi, in un momento in cui la difesa della democrazia sembra essere la frase più ricorrente e in cui non viviamo uno stato manifesto di privazione della libertà, ma piuttosto una condizione di illusione di libertà assoluta. Il popolo che lottò per la Liberazione sapeva che libertà è innanzitutto responsabilità e scelta consapevole. Continuiamo a commemorare le lotte di liberazione senza le quali non avremmo conosciuto democrazia, repubblica, libertà. Il valore della commemorazione è il valore fondamentale della salvaguardia del significato dei fatti''.
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