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Lo ha deciso il Consiglio di Stato: il punto nascita di Termoli è salvo

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Il consiglio di Stato ha deciso: il punto nascita di Termoli è salvo. Il consiglio di Stato nel respingere l’appello proposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ha superato ogni eccezione preliminare,  censurando anche l’eccepita valenza vincolante, delle linee guida per la promozione e per il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali del percorso nascite. La prima conseguenza è che si potrà continuare a nascere a Termoli. Numerose le reazioni alla notizia arrivata questa mattina.

“Le nostre ragioni sul punto nascite del San Timoteo sono state ribadite anche dai giudici – ha sostenuto il sindaco di Termoli Francesco Roberti- continueremo a difendere in ogni sede i nostri diritti”.

“Ce l’ abbiamo fatta!- ribadisce l’avvocata Laura Vennittelli- Ringrazio le mamme che coraggiosamente si sono messe in discussione affidandoci l" incarico di fare causa contro i Ministeri, la struttura commissariale , l" Asrem. Ringrazio l" avv.to Roberto Giammaria, del Foro di Isernia , che mi ha supportata in questa grande e bellissima battaglia. Ringrazio Ilaria Barone per le ore dedicate alla ricerca di atti , documenti ed invii telematici
Ringrazio i bravissimi colleghi Enzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Massimo Romano e, non per ultimi, ringrazio tutti i sindaci , in primis quello di Termoli, che hanno creduto in questa battaglia. Non ringrazio la Regione Molise e tutta la politica della maggioranza regionale che , fregandosene di Termoli e del Basso Molise, hanno omesso , ieri, di costituirsi in Consiglio di Stato per difendere il punto nascita”.
“Il diritto alla salute delle mamme e dei nascituri viene prima di ogni altra cosa. La sentenza del Consiglio di Stato rispetta un principio sacrosanto”.

La deputata di Liberi e Uguali, l'onorevole Giuseppina Occhionero, ha espresso soddisfazione per la decisione con la quale i giudici della Suprema Corte hanno confermato la sospensiva cautelare del Tar Molise sulla chiusura del Punto Nascita dell'ospedale di Termoli.

“Sono particolarmente contenta – ha dichiarato la parlamentare molisana – innanzitutto per tutte quelle mamme con le quali abbiamo condiviso questa importantissima battaglia. E poi – ha aggiunto – per una questione di diritto sulla quale, peraltro, i dubbi erano pochi. Il diritto alla salute – ha sottolineato l'onorevole Occhionero – non può essere ridotto ad un semplice fattore numerico e il fatto che la sentenza del Consiglio di Stato lo abbia evidenziato ci fa guardare alla sentenza di merito fissata dal Tar Molise al prossimo aprile con rinnovato ottimismo. Nel frattempo – ha concluso Giuseppina Occhionero – continueremo la nostra interlocuzione con il ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché anche per i molisani il diritto alla salute e alla sanità pubblica di qualità venga riconosciuto alla pari degli altri cittadini italiani”.

"Grazie alle tante mamme e ai tanti papà che ci hanno creduto fin dal primo momento. Finalmente una bella notizia quella sul punto nascita di Termoli che continuerà a restare aperto, che premia chi si ribella, chi sogna e ci mette la faccia, che premia chi crede che solo lottando si può sconfiggere la mala politica e, soprattutto, chi gestisce la cosa pubblica come se fosse una sua proprietà privata.  Il popolo del Basso Molise ha vinto contro i poteri forti". E' quanto dichiarato da Aida Romagnuolo leader di "Prima il Molise".Con la bocciatura da parte del Consiglio di Stato del ricorso presentato dai ministeri e dall'Asrem, ha continuato Romagnuolo, ad aver vinto questa battaglia anche se fino al prossimo aprile, sono stati il territorio del Basso Molise e i cittadini oltre ovviamente alle varie amministrazioni comunali, le tantissime mamme e padri di famiglia e i vari comitati spontanei. Il punto nascita di Termoli quindi, ha proseguito Romagnuolo, continuerà a restare aperto grazie alla sospensiva del Tar Molise anche se il mio auspicio e il mio impegno, sarà quello che si riveda una volta per tutte il decreto Balduzzi che di fatto cancella sul nostro territorio eccellenti strutture come quella del Basso Molise. Eppure, ha ancora detto Romagnuolo, arrivare a cifre più elevate nel punto nascita di Termoli basterebbe poco, basterebbe un ottimo primario e, ce ne sono, per ritornare agli standars del prof. De Palma. Sono del parere, ha concluso Romagnuolo, che la Regione Molise si faccia una volta tanto, interprete dei bisogni dei cittadini e degli interessi di chi vive nel Basso Molise, affrontando di petto la situazione a cominciare da tutti i capigruppo presenti in Consiglio Regionale per recarsi dal Ministro Pazienza, e con lui riprogrammare una legge, quella dei 500 parti all'anno, che procura solo danni alle popolazioni e ai territori di piccole dimensioni”. 

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