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Rimodulazione della tariffa idrica, i vertici della Sasi chiariscono

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“La tariffa idrica è stabilita con norme omogenee sul territorio nazionale, è calcolata tenendo in considerazione la realizzazione degli investimenti e gli ammodernamenti infrastrutturali necessari, il costo medio pro-capite dell’acqua nel nostro territorio è inferiore allo standard nazionale, circa 30 euro in meno di abitante, l’aumento di ogni famiglia potrebbe attestarsi a 30 euro l’anno – a sottolinearlo è il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe che questa mattina in conferenza stampa ha spiegato le ragioni della rimodulazione tariffaria che tante polemiche ha provocato in questi giorni – con la tariffa finanziamo la quota di compartecipazione dei tanti interventi che stiamo portando avanti, per ogni finanziamento ottenuto a fondo perduto, dobbiamo garantire una quota tra lo 0 e il 40 per cento di autofinanziamento che viene appunto dalla tariffa e che è la più bassa sul territorio nazionale”. Negli avvisi che la Sasi ha provveduto a fare sono riportate le informazioni relative alla normativa di riferimento che prevede che la tariffa agevolata sia commisurata al numero dei componenti del nucleo familiare. Va rimarcato che l’Autorità di regolazione del servizio idrico con proprie deliberazioni ha disposto per tutto il territorio nazionale l’introduzione di una nuova articolazione della tariffa idrica a partire dal primo gennaio 2018. In seguito a queste deliberazione, tutti i soggetti competenti (per la Sasi è l’Ersi) a livello regionale hanno stabilito l’articolazione da applicare nei vari ambiti di competenza.

“Non è semplice comprendere un linguaggio tecnico che però è necessario per evitare confusioni ed errori, so bene che quando si parla di aumenti, le proteste, le lamentele sono prevedibili così come le facili strumentalizzazioni – ha proseguito il presidente – il Cda sta lavorando da mesi per centrare alcuni importanti obiettivi, un impegno notevole per i due consiglieri che stanno assicurando una presenza preziosa e costante e soprattutto un contributo concreto nel portare avanti progetti in grado di garantire un servizio sempre più efficiente, tutto questo senza percepire lauti stipendi. La nostra priorità è quella di dare ai cittadini risposte serie, migliorando e potenziando il servizio, ma per questo occorrono investimenti. Rimasti fermi dal 2003 al 2011, un vuoto progettuale che ha contribuito alla situazione nella quale ci troviamo e che necessita di lavori importanti, non per risolvere l’intera condizione nella quale versa la Sasi rispetto alle reti, ma per ridurre notevolmente i disagi e le difficoltà dovuti alle sospensioni della fornitura idrica. E’ questo il problema più serio, il più sentito specie dai residenti in alcune località, il vastese che continua a patire la mancanza d’acqua, e alcuni paesi del Sangro Aventino che pure continuano a subire i razionamenti quotidiani. Il perché di questa delicata situazione è stata spiegata in più occasioni ai sindaci, ai cittadini, alle associazioni, ai quali abbiamo anche detto quali sono gli interventi che potrebbero ridurre sensibilmente le attuali criticità. Non mi sono mai sottratto al confronto – ha aggiunto Basterebbe – , sono convinto che se non c’è malafede, se non ci sono pregiudizi e preconcetti, si comprende bene qual’è la situazione. L’abbiamo spiegata in tutti gli aspetti. Così come abbiamo annunciato questa rimodulazione della tariffa, incontrando anche alcuni rappresentanti di associazioni di consumatori ai quali è stato illustrato l’iter normativo di questo aumento. Essere quindi accusati di poca trasparenza è davvero inaccettabile così come lo sono gli attacchi pesantissimi che stiamo subendo, parole offensive sono comparse sui social. Trovo tutto questo ingiusto e ingiustificato, l’impegno di questi anni, i risultati raggiunti non meritano questi attacchi”.

Il consigliere d’amministrazione Corrado Varrati, vice sindaco di Gamberale, ha tenuto a precisare la sua posizione proprio in merito alle accuse – qualcuna anche personale – dei giorni scorsi. “Stiamo lavorando con impegno e con la consapevolezza dell’importanza di collaborare, un mese fa abbiamo incontrato il presidente della Regione Marsilio e anche alcuni sindaci che ci hanno rappresentato le problematiche dei rispettivi territori. Con l’assessore al ramo Emanuele Imprudente abbiamo iniziato un percorso costruttivo teso a rendere sempre più efficiente il servizio. Qualcuno mi accusa di essermi appiattito su posizioni di centro sinistra ma la mia appartenenza è chiara (centro destra) così come sono chiari la stima e l’apprezzamento per il presidente Gianfranco Basterebbe. Il nostro è un obiettivo comune che va al di là delle sigle. Le guerre di partito non portano a niente, noi invece vogliamo insieme raggiungere risultati concreti”. E di obiettivi condivisi e di unità di intenti ha parlato anche la consigliera Maira Roberti che si è soffermata su alcuni importanti interventi che la Sasi sta realizzando.

Tornando all’argomento oggetto della conferenza stampa, ovvero l’aumento della tariffa, a Manuela Carlucci, dirigente del settore commerciale, è toccato il compito più spinoso, illustrare gli aspetti tecnici di questa rimodulazione. “L’Autorità ha deciso di dare priorità agli obiettivi di redistribuzione del carico tariffario, l’innovazione più significativa prodotta da questa deliberazione è che la tariffa agevolata applicata ai consumi per uso domestico residente – ha spiegato la Carlucci – non sarà più uguale per tutti ma verrà commisurata al numero dei componenti del nucleo familiare. Si tratta di una ridistribuzione che va a favorire le famiglie più numerose. Ad oggi non abbiamo gli elementi per considerare con precisione l’effettivo aumento, ma possiamo dire che ci sarà una ridistribuzione del carico, quindi alcuni nuclei pagheranno un po’ di più, altri un po’ di meno”.

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