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Furti e spaccio i reati più temuti a San Salvo, per il 48% degli abitanti la città non è sicura

Il 57% è preoccupato per l'infiltrazione della mafia e il 75% non ha fiducia nella Polizia Municipale

Redazione
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San Salvo non è considerata sicura (48%) per i troppi «furti» che si registrano quotidianamente nel territorio, per la presenza di «extracomunitari albanesi» percepiti come un pericolo reale ed infine per «l’attività di spaccio» di sostanze stupefacenti. Lo rivela uno studio quali quantitativo sulla percezione della sicurezza e della legalità nelle città di Vasto e San Salvo realizzato dal Rotary Club Vasto, in collaborazione con Christian Lalla. 

Sono state intervistate, nel periodo marzo-aprile 2019, 500 persone di età superiore ai 18 anni. Il 25% ritiene di non aver fiducia nelle Forze dell’Ordine affermando che gli agenti sul territorio «sono pochi» e in particolare che la Polizia Municipale «lavora poco o nulla». Mentre per il 37% giudica i magistrati «corrotti e falsi» e che la «legge non è uguale per tutti» a causa della loro parzialità.

Il 25% degli intervistati che ritiene la Pubblica Amministrazione non orientata alla legalità e al rispetto delle regole giustifica così la sua convinzione:

1) Funzionari dediti a coltivare interessi personali

2) Dipendenti pubblici nullafacenti e fannulloni

3) Esistenza di favoritismi

Le città di Vasto e San Salvo, nonostante vicine geograficamente, si distinguono nella percezione della sicurezza e della legalità. Ad esempio San Salvo ritiene maggiore (57%) il rischio di infiltrazione della malavita organizzata rispetto a Vasto (46%). La fiducia nelle Forze dell’Ordine, nonostante sia equivalente nel dato globale (Vasto 77% - San Salvo 75%), rileva una mancanza di fiducia nel corpo della Polizia Municipale da parte dei cittadini di San Salvo. La fiducia nella magistratura, invece, è maggiore (63%) nei cittadini di San Salvo rispetto a quelli di Vasto (58%). Infine, i cittadini di Vasto ritengono più sicura la loro città (61%) rispetto a quelli di San Salvo (52%) dove un intervistato su due ritiene la città poco o per nulla sicura.

Interessante notare come i reati ritenuti di maggior allarme sociale siano gli stessi per le prime due posizioni (furto e spaccio benché invertite) ma a San Salvo l’estorsione è al terzo posto (26%) mentre a Vasto al quinto (18,3%). Quest’ultimo reato, insieme alla minaccia (San Salvo 20.5% - Vasto 19.3%), negli ultimi anni è salito dalle ultime posizioni fino a toccare il «podio» di quelli ritenuti più allarmanti. Se a Vasto la parola «mafia» non è stata pronunciata da nessun intervistato a San Salvo il 2.5% l’ha indicata come reato di maggior allarme sociale. Infine, il reato di corruzione ottiene il 3.6% a Vasto e l’8% a San Salvo. Mentre la concussione si posiziona all’ultimo e al penultimo posto della classifica.

Rispetto alle vicende del Tribunale sembra esserci maggiore consapevolezza tra i cittadini di Vasto (82%) rispetto a quelli di San Salvo (66%) in merito ad una sua eventuale chiusura. Il 73% degli intervistati di San Salvo non è a conoscenza dei processi celebrati alla malavita organizzata nel presidio di giustizia vastese. Infine, Vasto (63%) attribuisce al Tribunale un ruolo di legalità e sicurezza maggiore rispetto a San Salvo (51%).

Gli intervistati, invitati a fare proposte per aumentare la sicurezza sul territorio, suggeriscono:

1) Più controlli da parte delle autorità

2) Più Forze dell’Ordine sul territorio

3) Più telecamere di video sorveglianza

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