Le azioni contenute nel piano strategico non toglieranno mai nulla alla dotazione di personale né all’assistenza, così come non ne viene messa in discussione la qualità: lo ha ripetuto come un mantra Thomas Schael ai componenti del Collegio di Direzione allargato della Asl Lanciano Vasto Chieti, che ha convocato per illustrare il documento di programmazione e dare le prime anticipazioni sui progetti di innovazione in cantiere.
Nel corso dell’incontro è stato indicato il percorso che l’Azienda è chiamata a seguire, a partire dal miglioramento del risultato economico, che nel 2020 dovrà portare a una riduzione della perdita per 15 milioni di euro, da conseguire attraverso la riduzione di cinque milioni della spesa per l’acquisto dei dispositivi medici e di dieci milioni per un uso più appropriato dei farmaci.
Quest’ultima, dunque, è la partita più importante, visto che nell’anno che si è appena concluso la spesa farmaceutica è esplosa oltre ogni limite, attestandosi a 140 milioni di euro. Si rendono necessarie, dunque, azioni decise per recuperare sia sul fronte della convenzionata sia dell’ospedaliera, attraverso il monitoraggio dei consumi e dell’appropriatezza prescrittiva, l’incentivazione della prescrizione dei farmaci biosimilari, una più attenta gestione in ospedale delle procedure previste nei registri di monitoraggio dell’Agenzia italiana del farmaco.
In particolare, sul fronte della convenzionata è stata fatta una analisi della spesa per paesi e città, dalla quale è emersa una stratificazione che li distingue in base alla spesa netta pro capite e allo scostamento dal dato nazionale. Su quelli “fuori legge” si concentrerà l’attenzione della Direzione aziendale, con un impegno diretto di Schael di recarsi fisicamente sul posto per incontrare medici di medicina generale e responsabili dei distretti sanitari.
E’ stato ribadito che non ci saranno tagli al personale, sul quale si dovrà intervenire in termini di efficientamento, soprattutto tra ospedale e territorio.
Altro tema ricorrente è la necessità di aumentare la produttività, attestata nel 2019 a 140 milioni di euro, assolutamente insufficiente, anche se un segnale di ripresa c’è stato a dicembre. «Se è stato possibile recuperare già in poche settimane - ha messo in evidenza il Direttore generale - vuol dire che come Azienda davvero non esprimiamo tutto il potenziale che abbiamo. Dobbiamo assolutamente fare di più, e renderci credibili agli occhi della Regione Abruzzo e dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, alla quale abbiamo chiesto di avere fiducia nella nostra capacità di recupero e di premiare il nostro impegno concedendo fondi per gli investimenti».
La conferma della necessità di un’inversione di tendenza arriva anche dai dati della mobilità passiva, che nel 2018 ha toccato 40 milioni di euro, di cui il 60% per discipline chirurgiche e il 40% per quelle mediche.
Migliorare e crescere sono le parole d’ordine del 2020, anche grazie agli investimenti in tecnologie e infrastrutture in programma che con i primi progetti di innovazione, come l’aggregazione in unico Hub del Laboratorio, Anatomia patologica e Centro trasfusionale. Si tratta di un cambiamento organizzativo importante, ideato per ottimizzare costi e servizi, che non comporterà alcuna penalizzazione per gli ospedali, nei quali saranno conservate le attività ordinarie a supporto dei reparti. Il progetto, a regime, comporterà un risparmio di cinque milioni di euro all’anno.