Temperature sopra le medie stagionali e precipitazioni assenti da oltre un mese. Un inverno anomalo quello di quest'anno che sta pesando sull'agricoltura e sui cicli di produzione di frutta e verdura. Destano non poca preoccupazione le colture di ortaggi invernali, in particolare quella del carciofo, una pianta che a causa del caldo e in assenza di acqua entra in una fase di dormienza. In difficoltà anche i campi di grano a secco. Una situazione che ha costretto il presidente dell'Euro Ortofrutticola del Trigno, Nicolino Torricella, a richiedere un'apertura dell'acqua straordinaria da parte del Consorzio di Bonifica. "La siccità di quest'ultimo periodo stava mettendo a rischio le colture di stagione", afferma il presidente della cooperativa, "Per questo motivo, già dalla scorsa settimana, ho inviato una richiesta urgente al consorzio per predisporre l’erogazione straordinaria delle forniture irrigue al fine di evitare danni incalcolabili all’agricoltura e all’economia del territorio. Ringrazio per questo motivo il presidente del consorzio Franco Amicone per la sensibilità e la disponibilità immediata che ha manifestato". Anche le piante sono a rischio colpi di calore e stress idrico che compromettono la crescita dei frutti negli alberi. "L'acqua che abbiamo provveduto a far erogare ha permesso il risveglio vegetativo degli ortaggi", continua Torricella, "per quanto riguarda le piante di pesche e di albicocche invece siamo ancora in una fase che precede la fioritura ma se l'acqua dovesse continuare a scarseggiare potremmo avere gravi ripercussioni anche per la loro produzione. Se da una parte infatti la mancanza di piogge abbondanti evita la formazione di attacchi di funghi e parassiti, dall'altra non permette la regolare crescita della pianta. Spero che nei prossimi mesi non ci sia un repentino calo di temperature con gelate che potrebbero compromettere seriamente i raccolti". Situazione che già due anni fa aveva interessato le campagne della Valle del trigno, con neve a bassa quota e piante da frutto già in fiore a causa delle temperature primaverili dei mesi precedenti.
L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi anche da un monitoraggio di Coldiretti che evidenzia problemi in tutta la Penisola. "L'agricoltura è l'attività dove più evidenti sono gli effetti provocati dal meteo pazzo di questo inverno", dice Coldiretti, "L'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con la più elevata frequenza di fenomeni estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità ".