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ARRESTI CHOC E GIUNTA REGIONALE 'DECAPITATA' IN ABRUZZO: FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE DELL'IMPRENDITORE ANGELINI

redazione
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E' rimbalzata in tutta Italia la notizia 'choc' dei clamorosi arresti operati nelle ultime ore che hanno letteralmente 'decapitato' in Abruzzo il gioverno regionale di centrosinistra. Al centro della delicata questione, attorno alla quale ruotano ruoli e protagonismi di 35 persone sottoposte ad indagine (tra le quali il presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco e l'assessore regionale alle Attività produttive Antonio Boschetti finiti in carcere), ci sarebbe la fondamentale collaborazione dell'imprenditore della Sanità Vincenzo Angelini, amministratore della casa di cura ''Villa Pini d'Abruzzo'' di Chieti e proprietario della clinica ''Sanatrix'' dell'Aquila. Angelini, secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica di Pescara, sarebbe un ''danneggiato dalla concussione''. Qualche mese fa, nell'ambito della stessa inchiesta, venne ascoltato per molte ore dagli inquirenti e probabilmente proprio in quella occasione iniziò a scoperchiare il tutto. Ed è proprio per l'aiuto fornito allo sviluppo delle indagini che nei suoi confronti il Gip, Maria Michela Di Fine, non ha ritenuto di disporre la misura cautelare richiesta dal pool della Procura, coordinato dal procuratore capo Nicola Trifuoggi. Tra le persone arrestate ci sono anche due ex dipendenti di Angelini: Camillo Cesarone, sindacalista Uil poi eletto al Consiglio regionale ora nelle fila del Partito Democratico, e Gianluca Zelli. Le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria del Comando provinciale della Guardia di Fiannza di Pescara, con il contributo dei carabinieri del Nas di Pescara e della sezione di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri presso la Procura di Pescara. Tra i reati contestati: l'associazione a delinquere Masciarelli, Domenici, Conga, Boschetti, Del Turco, Quarta, Cesarone, Mazzocca, Bucciarelli Di Stanislao), il riciclaggio (Zelli), la concussione in danno dell'imprenditore Angelini anche egli indagato (Domenici, Masciarelli, Del Turco, Cesarone, Quarta, Bucciarelli, Boschetti e Conga), la corruzione (Del Turco, Cesarone), oltre a truffe aggravate, falsi, abusi d'ufficio ed altro ancora. Secondo le ricostruzioni della Procura che hanno portato ai clamorosi sviluppi di questa mattina un giro di denaro stratosferico attorno alla sanità abruzzese. Le somme della presunta concussione e corruzione arriverebbero a cinque milioni e ottocentomila euro per Del Turco, Cesarone e Quarta. In generale, secondo l'accusa vi sarebbero stati movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro, di cui 12,8 già consegnati. L'Abruzzo è una delle regioni italiane con il più alto debito nella sanità. L'inchiesta riguarda la vicenda della cartolarizzazione di un miliardo di euro della sanità abruzzese e gli arresti giungono a conclusione delle indagini sulle cartolarizzazioni dei crediti vantati dalle case di cura private nei confronti delle Asl regionali. La notizia è rimbalzata dalle prime ore della mattinata anche a Vasto, per il profilo degli arrestati e per il coinvolgimento diretto nelle indagini dell'assessore regionale Antonio Boschetti, sansalvese, e del responsabile dello staff dell'assessore regionale alla Sanità, il vastese Angelo Bucciarelli, segretario cittadino del Partito Democratico, il primo finito in carcere, il secondo agli arresti domiciliari
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