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Emergenza virus, riaprono gli ospedali di Larino e Venafro

Redazione
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“Mi ritengo totalmente d’accordo con il presidente Iorio sulla riapertura degli ospedali di Larino e Venafro ma a una condizione, e cioè che la loro riapertura non sia finalizzata esclusivamente come misura esclusiva per i pazienti affetto da Covid-19 e quindi, una specie di lazzaretto, ma che questa sia l’occasione per riaprire finalmente e definitivamente le due strutture pubbliche, i nostri due ospedali, perché nel Molise senza una sanità pubblica efficiente e presente sul territorio, siamo tutti destinati a vivere nel panico, nella paura e nell’inefficienza. E questo, anche dopo le tristi notizie che pervengono dall’ospedale di Termoli, quasi interdetto agli utenti costretti a recarsi a Vasto o a Foggia”. E’ quanto dichiarato da Aida Romagnuolo. Sono totalmente d’accordo anche con l’ex sen. Ulisse Di Giacomo, ha continuato Romagnuolo, che non dimentico è un valentissimo ex primario cardiologo, quando asserisce che è necessario prepararsi al peggio con atti concreti e urgenti senza creare panico, come il reperire centinaia di medici e altro personale sanitario, richiamando immediatamente i pensionati e utilizzando non solo gli specializzandi ma anche i neo-laureati da utilizzare nei reparti non di urgenza/emergenza. E, tutto questo, in fretta vista l’urgenza. Ritengo quindi, ha proseguito Romagnuolo, significative e da adottare immediatamente sia la proposta di Iorio e sia quella di Di Giacomo. E’ questo il momento, ha concluso Romagnuolo, di stare tutti uniti, di lavorare tutti insieme mettendo da parte le acredini e le antipatie da bottega, per ridare alla Molise e ai molisani dignità e una sanità pubblica efficiente, visto che mai come in questo momento sta vivendo il suo peggior periodo.

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