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Il coronavirus è l'unico virus dell'Italia?

Restare a casa è fondamentale

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Ogni giorno leggiamo e ascoltiamo notizie di nuove persone contagiate dal coronavirus in tutta Italia.

Tra le tante notizie, però, ce n’è una che mi ha maggiormente sconcertato: il numero di persone denunciate per violazione del DPCM del 9 marzo 2020 è maggiore di quello delle persone contagiate dal virus ogni giorno.

Questo dato ci dimostra come, in realtà, il vero virus presente in Italia da molto tempo e al quale non è ancora stato trovato un rimedio è l’ignoranza!

Questa emergenza ha portato, finalmente, alla luce uno dei principali problemi, ad alcuni già certamente noto, del popolo italiano: esso riversa nella più assoluta inettitudine e nella totale non curanza delle regole. Per fortuna, aggiungo, questo problema non riguarda l’intera popolazione, ma sicuramente  una parte alquanto rilevante di essa.

È inaccettabile il fatto che in un Paese che versa in una situazione drammatica come quella attuale, ci sono persone che continuano a mettere al primo posto la loro individualità e il loro egocentrismo, persone che sottovalutano l’emergenza, persone che pensano che questo virus non possa tangerli, persone che ogni giorno mettono a rischio non solo la loro incolumità, ma soprattutto quella dei propri famigliari e di una intera comunità.

Questo non è il momento di cercare delle scappatoie, questo non è il momento per essere furbi, questo non è il momento delle passeggiate, questo non è il momento di incontrare gli amici (nemmeno nelle proprie case!), questo non è il momento di fare quattro chiacchiere per strada o seduti su una panchina, questo non è il momento di riscoprirsi tutti maratoneti o sportivi: Mennea e Tortu hanno passato una vita a correre ed allenarsi per raggiungere i loro traguardi, siete davvero convinti che basti un mese o poco più per farvi diventare dei corridori o degli sportivi? Non penso proprio. Tornate a casa: fate un favore a voi stessi e alla comunità!

Questo è il momento di essere intelligenti, di essere coscienziosi, di essere ragionevoli e di comprendere la drammatica situazione in cui versa l’Italia.

Questo è il momento della responsabilità, è il momento di mettere davanti il pensiero comunitario e collettivo a quello individuale: è un tempo difficile per tutti; è un tempo di sacrifici per tutti! Nessuno è escluso. Più restiamo tutti in casa, prima tutti usciremo di casa, insieme!

Se qualcuno mai dovesse sentirsi toccato o offeso da questo articolo, allora penso sia arrivato il momento che si facesse qualche domanda sui suoi comportamenti e sugli atteggiamenti adottati durante questa emergenza, ma soprattutto farei riflettere loro su chi sono i veri offesi di questa situazione: la parte sana del Sistema Italia che in questo periodo difficile sta facendo egregiamente la sua parte, le decine di migliaia di persone che sono ricoverate in ospedale e i famigliari delle vittime di questa emergenza.

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