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Padova Marathon, che il Santo ci aiuti: essere ultramaratoneti al tempo del coronavirus 4

Altra tappa delle maratone virtuali da casa a scopo benefico

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Terza maratona virtuale sulle undici in programma ricalcando più o meno quello che era, o meglio, sarebbe stato il programma delle maratone/ultra italiane 2020, sempre all’insegna della legalità e della solidarietà  (a tal proposito il presidente del Club Supermarathon Paolo Gino ci ha comunicato di aver raggiunto la somma di € 17.000 da destinare in beneficienza).

E così domenica scorsa è stata la volta della Padova Marathon, corsa stavolta intorno casa (vista la bella giornata di sole e lontano dal mio tapis roulant) ricordando il piacere di averla corsa nel lontano 2006: fu la mia terza maratona e fu precisamente il 23 aprile 2006….stampato sulla maglietta celebrativa rispolverata per l’occasione insieme alla medaglia!

In quella trasferta andai con il mio amico-collega Carmine che svolse il ruolo di autista, con la sua spaziosissima Fiat Multipla ed insieme al mio compagno di squadra Tommy che, nell’occasione, fece da accompagnatore, nel senso che mi aspettò sulla linea della mezza maratona (in prossimità del nostro hotel) e mi avrebbe dovuto sostenere fino all’arrivo.

In effetti Tommy mi sostenne quasi fisicamente, in quanto, dopo il trentacinquesimo chilometro, forse per colpa di un caldo anomalo (all’arrivo il termometro segnava più di 30°), avevo letteralmente finito le forze e gli ultimi chilometri furono un vero calvario.

Ricordo con piacere l’erba di Prato della Valle, la piazza del centro storico di Padova, sulla quale mi sdraiai appena ricevetti la medaglia all’arrivo.

Più che la città di Padova ricordo i paesi limitrofi, in quanto la maratona partì da Vedelago ed attraversò una decina di paesini della provincia (rallegrati da numerose bande degli Alpini)  prima di arrivare in città proprio a Prato della Valle, che oltre ad essere la piazza principale della città, è anche una delle più grandi e suggestive (particolare la sua forma ellittica) piazze d’Europa, per me nota, prima di quel giorno, perché teatro di parecchi Festivalbar ed altri concerti musicali.

Ovviamente nella piazza continua a leggere

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