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Scopriamo l'Abruzzo: L'eremo Sant'Angelo

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La Valle di Palombara (Ch), una delle più spettacolari della Majella, Ã¨ caratterizzata da pareti sulle quali si aprono numerose grotte; tra di esse si distingue la Grotta di Sant'Angelo, un enorme riparo sotto la roccia.
La sua parte interna è chiusa da una grande roccia obliqua. Due tratti di mura costituiscono il resto più evidente della chiesetta altomedioevale. .
L'abside è impreziosito da una cornice con decorazioni. La parte interna, scoscesa e irregolare, è occupata nella parte bassa da una roccia che la attraversa quasi completamente. Su di essa sono ricavati dei gradini irregolari che portano nella zona absidale. La grotta conserva i resti delle numerose cisterne utilizzate per la raccolta delle acque.
La costruzione dell'eremo risalirebbe all'XI secolo ma la prima e unica notizia storica della chiesa è del 1221.

Scarse sono le fonti sull'eremo. Sembra che la grotta sia stata costruita sui resti del santuario di Bona, dea della fertilità, e che durante il periodo cristiano a tale culto pagano si aggiunse quello di Sant'Agata. Si narra però che la popolazione aveva difficoltà a pronunciare questo nome, cosicché esso venne trasformato in Sant'Angelo. Ancora oggi il colle antistante l'eremo si chiama colle Sant'Agata o "Colle de Agate".

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