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Il Pd chiede la reintroduzione delle preferenze

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IL CAPOGRUPPO del Pd in Consiglio provinciale, Camillo D'Amico, ha presentato un ordine del giorno, protocollato stamane presso la segreteria della presidenza, inerente la richiesta, tramite l'attivo coinvolgimento di tutti i parlamentari abruzzesi, da inviare a Governo e capigruppo parlamentari, del mantenimento delle preferenze nel sistema elettorale per le Europee e della loro reintroduzione in quello vigente per le politiche Nazionali. Il medesimo documento, presentato dai gruppi del Partito Democratico, sarà discusso ed approvato anche nei consigli provinciali di Teramo, Pescara e L'Aquila e nei quattro comuni capoluogo della nostra regione. ''L'ordine del giorno che ho presentato, di raccordo con i colleghi capigruppo delle altre province Abruzzesi, - spiega Camillo D'Amico - vuole rifissare il principio che la democrazia appartiene al popolo sovrano. Con il sistema elettorale vigente per le politiche, che il centrodestra vorrebbe estendere anche alle Europee della prossima primavera, si priva l'elettore di ogni materiale scelta per autodeterminare il proprio futuro perché l'indicazione di chi deve essere eletto è rimessa in mano a pochi potentati politici. Questo sistema elettorale è un vero e proprio attentato alla democrazia partecipata. L'attuale maggioranza parlamentare vuole unilateralmente modificarlo a discredito dei più elementari diritti dei cittadini i quali hanno il sacrosanto dovere di decidere del loro futuro sia per chi li governerà che per quanti dovranno essere all'opposizione; con questo sistema si è pericolosamente allentato il rapporto tra l'elettore e l'eletto, tra quest'ultimo e il territorio. Ovviamente non auspichiamo il ritorno al peggior passato, quando vigeva un proporzionale puro senza sbarramento, ma il mantenimento dei livelli vigenti per le politiche e la reintroduzione delle preferenze. La speranza è che l'ordine del giorno, in un sussulto di dignità politica, trovi convergenti anche le forze politiche della PdL i cui rappresentanti, per loro personale storia e tradizione, hanno un forte radicamento con il territorio e mal concepiscono un sistema ove si decida solo dall'alto, dando per scontato l'adesione dell'UDC che, su questo tema, ha promosso una nazionale raccolta di firme''. http://francescobottone.splinder.com/
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