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Il 'caso' del sindaco Marchese con la kefiah

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SAN SALVO - Non è piaciuta proprio a tutti, in città, quell'immagine del sindaco Marchese con la kefiah durante la 'Marcia della pace'. E potrebbe addirittura scoppiare un caso politico. I fatti sono questi: il primo cittadino, prendendo parte, nei giorni scorsi, in veste ufficiale, con tanto di fascia tricolore, alla 'Marcia della pace', ha indossato la kefiah, come mostrano le immagini pubblicate. Un gesto che ha delle evidenti implicazioni politiche e che ha urtato la sensibilità di qualcuno in città. Navigando sul web si apprende ciò che è già noto ai più e cioè che ''negli anni '30 la kefiah diventa un simbolo del nazionalismo palestinese. Più tardi sarebbe diventata il simbolo di Yaser Arafat, che fu visto raramente senza di essa. Sin dallo scoppio della Prima Intifada e dell'opposizione di Hamas all'Olp nei territori palestinesi, i colori delle kefieh furono associati alle simpatie politiche dei palestinesi''. E più oltre ''la kefiah bianca e nera, accettata comunemente come simbolo palestinese, è associata all'Olp, al-Fatà e movimenti socialisti. Il verde, come colore associato all' Islam, è anche associato a Hamas, movimento fondamentalista islamico. Il rosso, riguarda la religione islamica ed è comunumente usato in arabia saudita''. Recentemente le immagini di uomini con la kefiah sono divenute tragicamente note perché collegate all'orrore e alla follia del fondamentalismo islamico e al collegato terrorismo. Ecco, dunque, non un semplice indumento, ma un simbolo, spesso divenuto la bandiera di movimenti che fanno della lotta armata il proprio carattere peculiare. E veniamo al punto: il sindaco di una città come San Salvo può indossare, accanto alla fascia tricolore, la kefiah? O meglio, è opportuno che lo faccia in una manifestazioe pubblica? E' questa la domanda che tiene banco nei dibattiti politici cittadini, alla quale il sindaco avrà sicuramente valide argomentazioni da opporre. http://francescobottone.splinder.com/
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