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Amianto: quali sono i danni che può provocare e perché è utile smaltirlo

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Negli scorsi decenni, l’amianto è stato, senza alcun dubbio, uno dei materiali maggiormente utilizzati, se non il più utilizzato, nel mondo del settore edile. Nonostante sia stato messo al bando da oltre trent’anni, è ancora presente in svariati edifici costruiti nel passato: il tema dello smaltimento amianto, di conseguenza, è più che mai attuale.

D’altro canto, basta osservare i tetti degli edifici, residenziali o industriali che siano, per notare, in alcuni casi, come esso sia ancora ben presente nel panorama edilizio italiano. In alcuni casi, tuttavia, non è così semplice individuare la sua presenza: è decisamente opportuno, quindi, rivolgersi a dei professionisti seri e qualificati per accertare la presenza dell’amianto nella propria casa o fabbricato.

Da cosa è provocata la tossicità dell’amianto?

L’amianto è un materiale con struttura fibrosa, composto da materiali da origini naturale come, a titolo esemplificativo, silicato di magnesio, ferro e calcio. Il suo largo utilizzo, nel passato, era dovuto, essenzialmente, ad una sua tipica caratteristica: l’incorruttibilità, che lo ha reso ideale come additivo per le vernici o il cemento.

L’amianto trovò grande applicazione nel mondo edile per la realizzazione, tra le altre, di piastrelle, tubi, grondaie e, soprattutto, come già scritto, per il rivestimento di tetti e pareti. Oltre che l’indistruttibilità, esso veniva molto apprezzato per le proprie ed elevate proprietà isolanti. Solo trent’anni fa, però, si venne compiutamente a conoscenza dei danni che esso provocava alla salute dell’uomo.

Essendo composto da fibre microscopiche, l’amianto può disperdersi facilmente nell’ambiente, essere inalato e creare gravissimi danni all’apparato respiratorio, provocando malattie polmonari particolarmente gravi. Ed il triste motivo è presto detto: le fibre che contiene al proprio interno sono fortemente cancerogene, come dimostrano i molteplici studi effettuati a tal riguardo.

Respirare le invisibili particelle dell’amianto, infatti, può dare origine a malattie croniche come l’asbestosi o provocare il cancro ai polmoni. Queste patologie, purtroppo, possono generarsi anche se l’esposizione alle particelle è bassa: la tossicità, infatti, è decisamente elevata e può provocare danni irrimediabili anche ad esposizione non particolarmente elevate.

Smaltimento amianto: cosa prevede la legge in vigore dal 1992

Rischi per la salute non solo di chi, materialmente, esegue questi lavori, ossia muratori ed operai: anche le persone che vivono in manufatti di amianto, mettono seriamente a repentaglio la propria salute. E nonostante siano passati ormai tre decenni dal divieto di costruire impianti in amianto, la presenza di questo materiale in alcuni manufatti d’epoca miete, a tutt’oggi, un significativo numero di vittime ogni anno.

Un nemico silenzioso, che spesso penetra nel nostro organismo in maniera lenta e progressiva: la patologia, non di rado, viene diagnosticata in un intervallo di tempo compreso tra i 15/50 anni dalla prima esposizione a questo materiale. È inimmaginabile, quindi, sottovalutare la pericolosità dell’amianto ed i rischi per la salute delle persone che, volontariamente o meno, ne vengono a contatto.

E’ assolutamente opportuno evitare ogni tipologia di contatto con esso, nonostante l’attuale legge non preveda l’obbligo di smaltirlo, salvo i casi in cui rappresenti un serio e reale pericolo per le persone che vi sono esposte. La legge 257/92, invece, ne vieta tassativamente l’utilizzo per i fabbricati di nuova costruzione ed obbliga i titolari dei fabbricati costruiti in amianto, in un’epoca precedente all’entrata in vigore della legge, ad un costante monitoraggio ed una adeguata manutenzione degli stessi.

Il consiglio che arriva direttamente dal mondo della medicina, però, è un altro: evitare in qualunque modo il contatto con questo materiale. Ed il modo migliore, qualora fosse presente, è procedere allo smaltimento dello stesso, affidandosi a ditte specializzate che siano in grado di seguire, compiutamente, tutte le procedure di rimozione imposte della legge.

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