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Carabinieri intervengono a Vasto per una lite in famiglia e trovano 3 chili e mezzo di stupefacenti

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Ieri sera i militari del N.O.R. di Vasto, unitamente a quelli della Stazione di Cupello, a seguito della segnalazione giunta a questa Centrale Operativa relativa ad una accesa lite in famiglia ancora in corso in Vasto, sono intervenuti presso l’abitazione della coppia per accertare quanto stesse accadendo. Viste le condizioni della donna, è stato richiesto l’intervento del 118 e il supporto della Polizia Locale. La donna, già in passato vittima di percosse, è stata accompagnata in ospedale, qui i sanitari hanno registrato â€œecchimosi diffuse, contusioni multiple, ferite superficiali da punta di coltello" con prognosi di giorni 7 s.c.. I militari, avuto il forte sospetto che presso l’abitazione dei coniugi potessero essere occultate delle armi, sono intervenuti con una perquisizione personale, veicolare e domiciliare a carico di S. D., classe 76, già gravato da precedenti penali e di polizia. All’esito di una lunga ed accurata attività di ricerca che estesa su tutta la proprietà dell’uomo, comprendente anche varie rimesse di attrezzi, svariati veicoli e un’estesa porzione di terreno incolto, pur non trovando in un primo momento oggetti atti ad offendere di sorta, sono stati rinvenuti, nascosti tra i rovi della campagna, un bidone nero contenente 4 grossi involucri riempiti di marijuana, del peso di circa 0,5 kg l’uno. Ritenendo che presso quell’abitato, potesse trovarsi ulteriore sostanza stupefacente, i militari hanno passato al setaccio tutta la proprietà dell’uomo. Saliti sul tetto dell’abitazione, hanno notato che il comignolo era coperto da un pesante mattone. Rimosso l’ostacolo e fatta luce all’interno del fumaiolo, hanno trovato due grosse buste, entrambe piene di ulteriori sacchetti termo-sigillati, contenenti un altro kg circa di marijuana, per un totale di kg 3.100 circa, sostanza che l’interessato riferiva essere legalmente detenuta in quanto non drogante in base al principio attivo contenuto. Successivamente è stato rinvenuto anche un grosso coltello da cucina, verosimilmente utilizzato nel corso dell’aggressione, anch’esso sottoposto a sequestro. S.D., accompagnato in caserma e, terminati gli atti di rito, è stato dichiarato in stato di arresto e trattenuto negli uffici della locale Compagnia, in attesa di essere associato alla Casa Circondariale di Torre Sinello. Non appena l’illuminazione naturale consentiva di proseguire una ancor più accurata attività di perquisizione, i militari operanti hanno eseguito un'ulteriore attività di ricerca sui luoghi battuti nel corso della notte. Qui, nascosta tra i rovi della campagna, hanno rinvenuto una scatola metallica chiusa con all’interno altri grammi 70 circa di marijuana, 150 grammi circa di hashish e 50 grammi circa di cocaina, oltre a numeroso materiale da confezionamento e ad un bilancino di precisione. Sulla scorta di quanto emerso, non ritenendo logicamente plausibile il possesso legale dello stupefacente rinvenuto come riferito dall’interessato, anche in considerazione delle modalità di occultamento della sostanza, nonché dei pregiudizi specifici di cui risultava gravato S.D., si eseguivano speditivi accertamenti narcotest su campioni di quanto rinvenuto. L’accertamento tecnico dava esito positivo ma per poter stabilire il principio attivo di THC la sostanza, su delega dell’Autorità Giudiziaria competente, è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti. I primi esiti confermavano, sulla parte di sostanza analizzata, che la percentuale di THC è superiore al tasso legale per cui, a tutti gli effetti, è da considerarsi sostanza stupefacente illecitamente detenuta. Redatti gli ulteriori atti, il soggetto veniva associato alla Casa Lavoro con Sezione Circondariale di Vasto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria vastese nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, Dott. Michele Pecoraro, il quale, ragguagliato in merito, disponeva la traduzione presso l’Istituto Penitenziario. L’uomo dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente

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