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'Sanitopoli' a 'Porta a Porta': Ottaviano Del Turco ospite nella trasmissione di Bruno Vespa

redazione
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''Io e gli altri coinvolti, Cesaroni e Quarta, siamo vittime di un teorema giudiziario sbagliato''. A tre mesi dall'arresto ed a pochi giorni dalla fine dei domiciliari con l'unica misura restrittiva dell'obbligo di dimora nella sua Collelongo, così si esprime l'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, che questa sera sarà ospite a 'Porta a porta', in onda su Rai 1 alle 23. ''Sono stati dei collaboratori eccezionali'' ha aggiunto Del Turco nella registrazione del programma da Bruno Vespa, riferendosi a Cesaroni e Quarta. Non sono mancate critiche ad una parte della giunta che, prima dell'arresto - ha detto - ''avevo l'impressione che lavorasse ad altro''. Poi la conferma: ''Non so perché la giunta non abbia portato a termine il lavoro iniziato di moralizzazione della sanità''. E in particolare Del Turco critica l'attuale vicepresidente, Enrico Paolini. ''Con il nostro arrivo e il nostro lavoro di controllo sui ricoveri effettuati ed impropri da parte delle cliniche private, Angelini è impazzito'', ha poi deto Del Turco riferendosi al suo 'grande accusatore', il re delle cliniche private nella Regione. La giunta Del Turco, dal 2005 al 2008, ha effettuato accertamenti per 50 milioni di euro, 16 dei quali a carico di Angelini. Quando è arrivata la giunta Del Turco, in Abruzzo il 6% dei residenti figurava come malato di mente, per l'alto numero di ricoveri propri ed impropri, veri e fasulli soprattutto nelle cliniche private, tra le quali 'Villa dei Pini' di Angelini. ''La mia giunta ha cercato di fare ordine in un Far west - ha spiegato ancora Del Turco - abbiamo abbattuto i ricoveri impropri, avviato il piano sanitario regionale e poi assunto una delibera per diminuire del 30% le prestazioni con le cliniche private. Purtroppo questa ultima delibera non è stata approvata''. Vuoi perché prima Del Turco è finito in carcere, poi perché la giunta Paolini non ha ritenuto opportuno approvarla. ''Quando ho parlato di poteri forti che si sono ribellati intendevo - ha proseguito - riferirmi a queste cose''. Poteri forti individuati nell'associazione delle cliniche private Aiop, nel suo presidente Pierangeli, nonché in Angelini. ''Ma lo sapete che prima della mia giunta in Abruzzo esisteva l'autocertificazione? Cioè - ha ancora puntualizzato l'ex presidente - ogni clinica privata giustificava senza controllo un ammontare di ricoveri per avere finanziamenti''. E ad Angelini, al suo accusatore, oltre ad accertamenti per 16 milioni di euro, si è scoperto un sistema di ricoveri ripetuti con tre o quattro cartelle cliniche per lo stesso paziente, 8.000 prestazioni l'anno su un totale di 245 posti letto e un finanziamento (nel 2005) di 43 milioni di euro. ''Era una regione senza regole - ha insistito Del Turco - quando sono arrivate le regole, le nostre regole, Angelini è andato fuori, è impazzito''. E l'accusatore? ''Il mio è stato un atto di disperazione sul quale è stata d'accordo la mia famiglia - ha detto Angelini, intervistato da un'inviata di 'Porta a Porta' - non ce la facevo più. Mi sono deciso a svelare tutto quando mi sono reso conto che mi volevano distruggere, distruggere la mia clinica per favorire altri gruppi come De Benedetti''. Quindi sono cominciati i pagamenti per un ammontare di 15 milioni di euro, dei quali poco più della metà direttamente a Del Turco. Ma di questi esborsi, pare, non siano stati trovati ancora riscontri certi.
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