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Presidio dei lavoratori davanti al centro smistamento Conad: la protesta dello Slai-Cobas

redazione
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Il coordinamento provinciale di Chieti dello Slai-Cobas ha organizzato questa mattina un presidio di protesta davanti la sede del Centro Smistamento Conad di piana Sant'Anelo a San Salvo. Nel 'mirino' quelli che vengono definiti come veri e propri soprusi portati nei confronti dei lavoratori. Leggiamo in un volantino diffuso: ''Cari lavoratori, siamo tutti consapevoli dei gravi abusi e soprusi che fin ora abbiamo subito da parte dei nostri superiori e da chi doveva tutelarci, all'interno del ce.di. Conad sito nella zona industriale di San Salvo. E' inaccettabile questa sistematica violazione della dignità di esseri umani e di lavoratori, approfittando di barriere linguistiche e di comunicazione impensabili alle soglie del terzo millennio. Uno sfruttamento dato dalla non consapevolezza dei propri diritti e dall'opposizione fatta da chi vorrebbe farli conoscere a tutti i lavoratori, italiani o stranieri che siano. Siamo consapevoli che all'interno del magazzino Conad Adriatico non avvengono: la retribuzione delle maggiorazioni sullo straordinario; la retribuzione delle maggiorazioni festive domenicali. Inoltre le prestazioni di lavoro quotidiane sono spesso ridotte anche a tre ore al giorno per i lavoratori a tempo pieno, arrecando gravi danni e speculazioni economiche ai lavoratori, specialmente ai pendolari. In più la gestione sommaria delle ferie avviene in modo quasi unilaterale, a piacimento dell'azienda e dei sindacati che promettono ciò, nonostante esse siano un diritto inderogabile. Lavoratrici e lavoratori, contro la prepotenza e l'arroganza padronale di cui siamo vittime c'è un'unica soluzione: unirsi e lottare per la difesa dei propri diritti. Infatti in questi giorni si è adoperata per vie legali l'impugnazione dei licenziamenti avvenuti. Abbiamo informato i media (giornali e Tv) di ciò che sta accadendo all'interno di questa struttura. Unitevi tutti allo Slai-Cobas, il sindacato dei lavoratori per i lavoratori''. Foto Ercole D'Ercole
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