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Lo chef abruzzese Niko Romito sulle chiusure del nuovo Dpcm "la ristorazione subirà un colpo letale"

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In seguito alle misure del governo per contrastare la seconda ondata di Covid, anche Niko Romito, lo stellato chef abruzzese, si è opposto. Ha pubblicato ieri sera sulle sue pagine social una riflessione sulla chiusura dei ristoranti. Queste le sue parole:

"Finito il turno di pranzo credo che tanti miei colleghi oggi si siano fermati e abbiano posato lo sguardo, come me, un attimo in più sui volti dei propri dipendenti, dei propri collaboratori. Misto di rabbia, frustrazione e paura mi ha accolto pensando a loro e al mio futuro mentre li vedevo intendi a pulire e far splendere la cucina, per renderla pronta come sempre per il turno della cena. Quella che sarà l'ultima cena. Sì perché quella di questa sera, domenica 26 ottobre 2020, sarà per molti ristoranti in Italia probabilmente davvero l’ultima. Tanti di noi non avranno la forza di reggere alla scelta del governo di far chiudere bar e ristoranti alle 18 e di costringere un intero settore a rinunciare per un periodo di tempo probabilmente indeterminato a ben più del 50% il proprio fatturato. Non sarà sufficiente per molti di noi il “cospicuo sostegno” promesso dal governo per poter affrontare questa seconda traversata nel giro di neanche otto mesi. La ristorazione italiana con questa decisione subirà un colpo letale. Tanti amici, ma anche ristoratori che non conosco in queste ore stanno valutando il da farsi: per stare aperti per un solo turno e decidere come gestire il carico di lavoro fra i dipendenti o chiudere?"

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