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Sfida digitale per l'Abruzzo. 9 milioni per i cittadini, 11 per le scuole e 700 dal recovery plan

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L’Abruzzo in un anno è passato dal 19esimo al 14esimo posto tra le regioni italiane nell’indice Desi, Digitalizzazione dell'economia e della società. Il tutto mentre prendo corpo il piano per il digitale: quasi 9 milioni di euro per la connettività dei cittadini, 11 milioni di euro le scuole. Cifre a cui si aggiungono le risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che per la regione vale circa 700 milioni tra digitalizzazione della pubblica amministrazione e Agenda urbana-Smart city.

I numeri sono stati ufficializzati dall’assessore regionale all’Informatica e ai Sistemi territoriali della conoscenza, Guido Liris, cha ha partecipato questa mattina all’evento annuale di comunicazione sui fondi europei “L’Europa innova l’Abruzzo, La transizione digitale per la crescita delle persone, della comunicazione, del lavoro, della coesione” che si è svolto in modalità online. Un momento di confronto tra Governo regionale, dirigenti, territorio e testimoni del cambiamento sulla qualità delle scelte da sostenere con le risorse europee, per fornire al sistema Abruzzo, ed in particolare al sistema imprenditoriale, basi solide per un definitivo rilancio. 

«La banda ultra larga, finanziata con i fondi europei del Fesr -  ha spiegato Liris nel suo intervento - avrà enormi ricadute sul modello di sviluppo abruzzese. Sia per quanto riguarda le imprese e sia per i cittadini. La Regione ha elaborato un piano dettagliato che ha già prodotto un miglioramento significativo dell’indice Desi e che dovrà consentire, nel breve e medio periodo, di investire in modo massiccio sul digitale per migliorare la qualità della vita, ma anche per aumentare l’attrattività economica del territorio e superare il divario tra le aree. Grazie a questo piano avremo una regione più veloce, più efficiente, più moderna, con più opportunità. Ringrazio tutta la struttura per l’enorme lavoro che si è fatto e per quello che si farà nei prossimi mesi». 

Liris ha anche fatto il punto delle misure ad oggi in vigore. Dal 9 novembre infatti è partita l’erogazione dei voucher per la connettività ai cittadini che hanno un reddito Isee inferiore a 20 mila euro. Il piano prevede l’erogazione di un contributo di 500 euro che comprende la connettività ad almeno 30 Mbps e la possibilità di richiedere un tablet o personal computer. Per questo specifico asset l’Abruzzo ha a disposizione 8,7 milioni di euro con cui si raggiungeranno circa 17.500 famiglie. 

Per quanto riguarda la seconda fase del “Piano Voucher”, invece, ancora da attivare, i cittadini potranno chiedere l’erogazione di voucher fino a 200 euro anche con reddito Isee inferiore a 50 mila euro, per l’acquisto di servizi di connettività a banda ultra larga. La misura prevede che le imprese che richiedono una connettività in banda ultra larga ad almeno 30 Mbps, beneficeranno di un contributo di 500 Euro per tutte le tecnologie, incluso il sistema satellitare, mentre per le imprese che chiederanno connettività di almeno 1 Gigabit per secondo il contributo previsto sarà di 2.000 euro.

Sul fronte delle scuole, invece, Regione Abruzzo doterà gli istituti di un collegamento in fibra ottica ad almeno 1 Gigabit per secondo in 1053 sedi scolastiche. Le scuole beneficeranno di connettività gratuita per cinque anni, compresi i servizi di gestione e manutenzione. L’investimento stimato è di circa 11 milioni di euro e sarà interamente finanziato mediante le risorse del progetto Bul della Regione.  Le scuole nel piano di fase 1 sono tutte le scuole medie e superiori del territorio ed elementari ed infanzia nelle Aree bianche. Successivamente saranno rilegate le restanti scuole (elementari e infanzia) con la fase 2. La gara d’appalto per la fase 1 è stata già pubblicata e il 4 dicembre è scaduto il termine per la presentazione delle offerte. L’avvio dei lavori è previsto nel primo trimestre 2021 e la conclusione nel 2023.

«A queste misure – spiega Liris – si aggiungerà il grande Piano nazionale di ripresa e resilienza che vale 700 milioni: 400 per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione e 300 per l’Agenda Urbana-Smart city: la Regione intende aiutare le amministrazioni locali e in particolare le aree interne a rendere i propri territori più  intelligenti attraverso l'uso delle tecnologie digitali applicate a l'energia, la mobilità e i trasporti. Una grande sfida che ci vede già preparati». 

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