“Quest’anno mi sono sentita molto sola, mi è mancata molto la scuola, però sono stata anche molto felice perché nella mia famiglia nessuno si è contagiato. Quello che più di tutto desidero è che il Covid-19 possa sparire e che torni il sorriso a tutti”. Scrive così Giulia, in una delle 180mila letterine indirizzate a Babbo Natale intercettate dai portalettere di Poste Italiane nel circuito postale, che in Abruzzo conta 472 uffici postali e 968 cassette di impostazione sparse in tutti comuni. Anche in un 2020 segnato dalla pandemia globale, l’Azienda ha dunque rinnovato il consueto appuntamento con la tradizione, raccogliendo le “speranze e i desideri” dei bambini espressi nelle loro missive indirizzate al vecchio panciuto con la barba bianca, alla Befana, a Gesù Bambino e ad altre destinazioni care a tutti i bambini, ai quali Babbo Natale farà pervenire una risposta personalizzata.
L’iniziativa di Poste Italiane quest’anno è ancora più digitale. Sul sito dedicato www.lapostadibabbonatale.posteitaliane.it, infatti, è possibile scaricare e stampare il “foglio natalizio” sul quale scrivere la letterina, dei disegni da colorare e la lettera di risposta personalizzata di Babbo Natale. Inoltre, è stata attivata l’app “Zen e Zero” (disponibile su Google Play e Apple Store) con un divertente “cooking game”. Per ciascun partecipante, la missione sarà quella di scoprire se il sapore del Natale è lo stesso in tutto il mondo, grazie ai due chef di Babbo Natale, Zen e Zero, che aiuteranno i bambini durante il gioco.
Nelle missive dei bambini le classiche richieste di regali non mancano certamente, ma sono moltissime le letterine che testimoniano quanto sia percepito anche dai più piccoli l’impatto dell’emergenza sanitaria sulla vita quotidiana. “La tragedia più grande – racconta Giorgio – è che forse non posso trascorrere il Natale con tutta la mia famiglia. Perciò il mio obiettivo è fare del mio meglio per eliminare il Covid. Sto passando un periodo un po’ difficile della mia vita perché sto frequentando molto poco il mio migliore amico e un po’ ci soffro”. Gli fa eco Stefano, che scrive: “Caro Babbo Natale, quest’anno è stato un periodo un po’ particolare. C’è in corso una pandemia per colpa di un virus, perciò siamo stati per un lungo periodo a casa (che noia!) ma ora per fortuna possiamo andare a scuola ed è molto meglio”. Infine Susanna, che rivolge un vero e proprio appello, semplice ed eloquente: “Caro Babbo Natale, fai smettere il Coronavirus”.
Insieme alle immancabili richieste dei regali, c’è anche chi si preoccupa del panciuto dalla barba bianca, come Sofia, che spera “che almeno il Polo Nord sia zona bianca e possiate andare in giro” oppure dà indicazioni, come Alessandro: “Quest’anno per favore dovresti venire entro le 10. PS Ricordati la mascherina!”.
Il progetto, che ha come sempre una finalità educativa e sostenibile, quest’anno ha lo scopo di sensibilizzare grandi e piccoli sul tema della corretta alimentazione. Per questo Poste Italiane ha deciso di sostenere Unicef e tramite il link presente sia sul sito che sull’app sarà possibile donare una piccola somma per garantire latte e alimenti terapeutici ai bambini che ne hanno bisogno.