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a proposito de "IL NODO"

Una pubblicazione sansalvese

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Per cominciare desidero porgere a tutti i frequentatori di “sansalvonet.net” l’augurio di “Buon Anno Nuovo”... compatibilmente con la forzata convivenza con la pandemia.

Interrompo oggi un insolito, lungo silenzio al quale non è estraneo anche una sorta di ‘effetto COVID 19’ che mi sta tenendo lontano da San Salvo.. ma solo fisicamente.

Ho potuto seguire, proprio grazie a “sansalvo.net”, più o meno tutto quanto succede da quelle parti.

Infatti ho appena letto con vero piacere (e scoperto) che anche a San Salvo in passato era nato un periodico locale per sperimentare - grazie a un nutrito drappello di “innamorati della carta stampata” - un tentativo di fare informazione non politicamente targata e immagino anche, se non soprattutto, promozione culturale. 

Che dire? Bene, anzi benissimo! Peccato che abbia avuto vita breve.

Ho avuto modo di conoscere qualcuno fra quei protagonisti e non mi meraviglio che abbiano voluto cimentarsi in quella prova.

Conosco bene, per analoghe operazioni da me tentate in tutt’altre situazioni, quanto impegnative si configurino tali imprese, che appaiono sicuramente temerarie agli occhi dei non addetti ai lavori.

Quello che, però, mi ha molto meravigliato è che fra i componenti del “manipolo” responsabile della pubblicazione (ben quindici, se comprendiamo direttore responsabile e coordinatore redazionale) non ci fosse alcuna firma femminile... nonostante che ventate sessantottine e rivendicazioni femministe fossero realtà già quasi ventennali (correva l’anno 1986).

Ho avuto modo, già in passato, di segnalare che credo di aver individuato una certa costante (in termini di identità cittadina e di relativo tessuto sociale) che a suo tempo ho voluto definire “anomalia sansalvese”. 

Ebbene, la composizione della redazione de “IL NODO” mi ha fatto automaticamente pensare che anche questa circostanza sia un’ulteriore conferma dell’esistenza di una vera e propria ‘anomalia sansalvese’.

 

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