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Trentenne di Fossacesia assume la “droga dello stupro”, è in gravi condizioni all’ospedale

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Un ragazzo di trent’anni va in overdose dopo aver preso la “droga dello stupro”. Attualmente è in prognosi riservata all’ospedale Renzetti di Lanciano. Il giovane di Fossacesia si è sentito male domenica notte in casa sua. La sostanza non si è rivelata letale per il ragazzo che è ancora in stato di incoscienza.

Poco prima delle 4, nella notte tra domenica e lunedì, il compagno del 30enne ha chiamato i soccorsi. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 che ha intubato il giovane per trasferirlo d’urgenza in ospedale.

Sull’accaduto sono in corso gli accertamenti dei Carabinieri di Fossacesia e del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ortona, diretti dal capitano Luigi Grella. I militari, come prima cosa, hanno dovuto rintracciare il compagno del 30enne che dopo averlo accompagnato in ospedale si è reso irreperibile. Intanto l’Arma sta cercando di ricostruire i fatti. Dalle analisi eseguite in ospedale è emerso che il giovane ha assunto Ghb, la “droga dello stupro” (poiché associata a numerosi casi di violenza sessuale). I due uomini erano nella loro casa di Fossacesia Marina quando uno dei due ha assunto una dose eccessiva di stupefacente. Le indagini proseguono per individuare chi ha procurato e venduto la droga alla coppia.

Lo stupefacente di cui è stato fatto uso, il Ghb ovvero acido gamma-idrossibutirrico, è una sostanza incolore e inodore. Può avere l’aspetto di un liquido denso ma anche polvere bianca o pastiglia. Gli effetti che produce ricordano quelli dell’ecstasy e quindi aumento della sensibilità al tatto, disinibizione, diminuzione dell’ansia, riduzione della capacità di reagire ad aggressioni e violenze e predisposizione all’apertura verso gli altri. Per questo è semplice da somministrare ad insaputa delle vittime che cadono nella trappola di un violentatore. Diventa letale in particolare se assunta con alte dosi di alcool.

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