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Forno crematorio. Si ragioni bene sulla sua utilità nel nostro territorio

L'intervento di Gabriele Marchese

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Che senso ha deliberare la realizzazione di un forno crematorio nella nostra città visto che a San Salvo vengono effettuate attualmente circa dieci cremazioni annue?

Sul piano economico si dice che la struttura avrà un fatturato di 474.000 euro per il primo anno con possibilità di incremento per gli anni successivi e che per il Comune vi sarà un ristoro del 5% oltre che 30.000 euro di entrata su ogni salma proveniente da fuori comune.

A conti fatti su 949 cremazioni l'ente avrebbe un'entrata di 23.000 euro derivante dal 5% sul fatturato e di 20.000 dagli introiti delle salme provenienti da fuori, per un totale di 43.000 euro.

Questi numeri dimostrano che San Salvo non ha bisogno di questa struttura per tante ragioni già illustrate in questi giorni ma anche per l'esiguità delle entrate che da essa derivano e anche per le poche salme cremate nella nostra città.

Alla luce di queste considerazioni e soprattutto per ciò potrebbe comportare in termini ambientali la sua realizzazione a ridosso del centro abitato, invito il Consiglio Comunale a riflettere con molta attenzione prima di autorizzare un forno crematorio il quale non porterà grandi benefici alla comunità Sansalvese.

Badate bene, qui non si tratta di essere moderni o antichi ma realisti e di privilegiare la salute dei nostri concittadini.

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