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Vigilessa ingiustamente sanzionata, il Tribunale smentisce il Comune di San Salvo

Le sottolineature del sindacato Uil Fpl

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Nessuna violazione dei propri doveri.

Così il Tribunale di Vasto, sezione Lavoro, che ha annullato la sanzione disciplinare che il Comune di San Salvo aveva comminato ad una sua agente di Polizia Municipale per una presunta mancata risposta al telefono. La lavoratrice si è rivolta al sindacato Uil Fpl, cui è iscritta, ed è riuscita a dimostrare di fronte al giudice la sua estraneità ai fatti contestati. Grazie agli avvocati del sindacato, Leonardo Cieri e Tommaso Cieri, ha ottenuto la revoca della sanzione: dieci giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione. Il Tribunale ha anche addossato al Comune le spese del procedimento.

La vicenda nasce da una contestazione fatta alla dipendente per non aver risposto al telefono di servizio durante il servizio di pattuglia. Per il Comune, si trattava di violazione dei doveri di servizio: tale mancata risposta, infatti, avrebbe causato la necessità di intervento da parte dei carabinieri per i rilievi di un sinistro causato in ambito locale. La dipendente si è subito difesa evidenziando il mal funzionamento del telefono di cui la pattuglia era munita, peraltro non in suo possesso non essendo lei capo pattuglia, e che stava comunque svolgendo altro servizio, ragion per cui non lo ha sentito squillare. Anche ammesso che abbia squillato, ha detto la vigilessa, non avrebbe potuto rispondere.

Il Tribunale di Vasto ha accolto in toto queste tesi, dimostrando che l’agente stava svolgendo un altro servizio e che non era in possesso del telefono. Inoltre, è stato anche dimostrato che nessun disservizio è stato arrecato ai carabinieri, che nel frattempo avevano rilevato l’incidente nel territorio di Vasto.

“Ancora una volta una dipendente comunale – commenta Marco Angelucci, segretario provinciale Uil Fpl -, dopo aver rappresentato con riscontri oggettivi le sue argomentazioni in fase amministrativa davanti l’ufficio dei procedimenti disciplinari, e davanti all’ostinazione di una amministrazione comunale che, dopo aver confermato la sanzione irrorata, la “puniva” duramente quanto ingiustamente, si è dovuta rivolgere, per la tutela dei suoi diritti, per il tramite di una organizzazione sindacale, alla autorità giudiziaria per avere giustizia. Noi saremo sempre accanto ai lavoratori contro le ingiustizie. Anche per questo, abbiamo messo online nei giorni scorsi il nostro sito internet www.uilfplchieti.it dove trovare informazioni, materiali e supporto per tutti i lavoratori della pubblica amministrazione”.

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