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I due gruppi musicali che hanno segnato la musica pop degli anni ‘80

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“Sposerò Simon Lebon” è considerato, dagli esperti del grande schermo, uno dei film trash degli anni ‘80, nonostante fosse tratto dall’omonimo romanzo di Clizia Gurrado, all’epoca quindicenne e innamorata del frontman dei Duran Duran. Un libro oggi ricercato ed assai raro, la cui “caccia” viene data, prevalentemente, dalle quarantenni/cinquantenni dei giorni d’oggi, che vogliono giustamente rivivere un po’ della loro spensierata gioventù

Gli anni ‘80, d’altro canto, hanno dato nuovamente lustro al fenomeno delle teenager innamorate delle band musicali, che dopo il fenomeno “Beatles” era andato in cantina per almeno un decennio, quello degli anni ‘70, segnato dal rock e dalla voglia di trasgredire in modo libertino, testimoniato in modo piuttosto efficace dal movimento dei “figli dei fiori”

Teenager in delirio per Simon Le Bon e i Duran Duran

Se negli anni ‘90 si parlava chiaramente del fenomeno delle boy-band, con i Take That che hanno fatto da apripista ad una tendenza andata avanti per oltre un decennio, negli anni ‘80 i gruppi musicali si presentavano nel loro formato classico: niente balletti e, soprattutto, tutti i componenti erano musicisti. I già citati Duran Duran, in tal senso, hanno rappresentato l’iceberg di quel fenomeno, trovando successo in tutto il mondo. 

Il gruppo nasce in Inghilterra, a Birmingham, nel 1978, ma è solo due anni più tardi, con l’arrivo nel complesso di Simon Lebon, che il progetto inizia a prendere corpo. Il successo arriva nel 1981 in modo piuttosto singolare. Dopo due singoli con riscontri piuttosto tiepidi, il gruppo stupì il mondo con “Girls on film”, una canzone orecchiabile e decisamente “anni ‘80”. 

A suscitare più interesse della canzone, tuttavia, fu la decisione di lanciare il singolo accompagnato da un video dove si vedevano due donne in topless in lotta fra loro. Considerato scabroso in Inghilterra, fu trasmesso, seppur in “fascia protetta”, da MTV negli Stati Uniti. Quello fu il primo passo verso la notorietà, che consentì al gruppo di Birmingham di attirare l’attenzione del mercato statunitense e di guadagnare i primi posti in Giappone e Australia. 

Il grandissimo successo internazionale, però, arrivò nel 1983 con Hungry Like a Wolf, che spopolò negli Stati Uniti e in tutti gli altri grandi paesi del mondo, Italia inclusa. Da quel momento i Duran Duran furono venerati. Simon Le Bon divenne l’icona sexy maschile di quell’epoca ed ebbe flirt con modelle e starlette di straordinaria bellezza, equiparabile, attualmente, a quello delle più affascinanti ed ammalianti Escort Italia

Gli Spandau e l’inconfondibile voce di Tony Hadley 

I grandi rivali dei Duran Duran, a quei tempi, erano sicuramente gli Spandau Ballet, che si erano costituiti due anni prima dei “rivali” di Birmingham. Quando il gruppo capitanato da Simon Lebon fece capolino nel mercato discografico britannico, gli Spandau erano già una band consolidata a livello nazionale, con alcuni singoli che avevano già raggiunto le prime posizioni delle hit parade d’Oltremanica. 

Il grande successo internazionale, al pari dei Duran Duran, lo ottennero nel 1983 con l’album “True”, il terzo sfornato dalla band capitanata da Tony Hadley, ancora oggi considerato, non a torto, come una delle più belle voci della musica pop britannica. Gli appassionati della musica leggera, a quei tempi, erano costretti a fare una “scelta di campo”, parteggiando per gli Spandau o per i Duran Duran. Non erano scelte “democristiane” in ambito musicale, nonostante la DC dominasse la scena politica nazionale italiana. 

Pur essendo ricompresi entrambi nel genere “new romantic”, la musica dei Duran Duran strizzava l’occhio, seppur lievemente, ad alcune sonorità rock, mentre il “timbro” delle canzoni degli Spandau erano certamente più soft, a detta di alcuni esperti più “pop”. Ed è forse per questo motivi che oggi, a distanza di quasi quarant’anni, le vecchie canzoni del gruppo di Tony Hadley sembrano trovare il riscontro favorevole di numerosi under 30.

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