Giusto, legittimo e addirittura sacrosanto! L’arrivo di Amazon (ma solo quando la sua operatività sarà effettiva) sicuramente comporterà significativi, benèfici effetti per l’economia e forse anche per la società sansalvese.
Nel frattempo se ne sono già presi ogni relativo merito un po’ tutti i protagonisti della politica e dell’economia locale e regionale… anche esagerando (deliberatamente?) numeri e circostanze.
A proposito dei numeri: dalle ultime notizie ufficialmente diffuse, gli iniziali, strombazzati tremila posti di lavoro si sono, intanto, ridotti a mille… ma solo entro il 2025! Quindi non si tratta di noccioline, tipo scendere (che so?) da tremila a duemilacinquecento. No! I posti si sono ridotti a un terzo… sempre che rimangano valide le cifre espresse nei giorni scorsi.
Ma, giusto per non polemizzare, sempre di nuove opportunità lavorative si tratterebbe. E allora, se pur storcendo un po’ il naso, dirò: bene!
Non ho, invece, mai sentito parlare (da nessuno) dei possibili (“secondo me” potrei dire certi e inevitabili) effetti e costi in termini di impatto ambientale e organizzativo che deriveranno sicuramente dall’aumento della concentrazione/circolazione di autoveicoli commerciali (anche pesanti) che saranno richiamati in zona per servire l’enorme platea di clienti Amazon dell’intero meridione d’Italia.
Ovviamente, sulla scorta di una lunga e sperimentata esperienza, non mi illudo che segua una qualche reazione.
P.S. A proposito di inaugurazioni anticipate: abbiamo appena letto e preso visione del gran clamore mediatico con cui è stato pubblicizzato il taglio del nastro per il megainsediamento Amazon a San Salvo. Da quanto ufficialmente comunicato, però, devo ribadire che l’entrata in funzione del sito è prevista fra non meno di un anno (mese più, mese meno!).
Un antico proverbio rimanderebbe al lupo, al suo pelo e ai suoi vizi.