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Ecco come la pubblicità nel corso dei secoli ha plasmato il Natale

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Il 25 dicembre, come tutti sappiamo, è il compleanno di Gesù Cristo, una celebrazione cristiana in cui il mito dei tre re magi che viaggiarono in lungo e in largo per fare doni al “re appena nato” ispira la moderna tradizione cristiana del dono. I primi doni erano frutta o noci, ma man mano che questo atto assumeva maggiore importanza, i doni diventavano più grandi e meno modesti e venivano posti sotto un albero.

 

Fu in epoca vittoriana che l'idea del Natale come festa in famiglia, con regali, un albero e una cena intima, divenne centrale in questa celebrazione.

Nel 20° secolo, la pubblicità di massa è diventata un luogo comune. I messaggi dei consumatori venivano trasmessi al pubblico attraverso cartelloni pubblicitari, riviste, radio e in seguito l'immagine in movimento della televisione. Questo messaggio di divulgazione per i consumatori ha iniziato ad invadere tutti i campi, dall’automotive alla moda, fino alle relazioni personali come gli annunci di donna cerca uomo

La pubblicità di massa è stata ciò che ha permesso all'idea che si stava sviluppando lentamente del Natale come un momento per fare regali, di diventare mainstream e, infine, di definire il Natale stesso.

Le aziende si sono rese conto che il Natale poteva essere una brillante fonte di guadagno. Le pubblicità stagionali hanno iniziato a enfatizzare l'atto di "fare regali" come una parte importante del periodo natalizio, facendo in modo che Babbo Natale mostrasse fisicamente i prodotti di marca a un mercato di consumatori in crescita.

Il legame tra questa icona natalizia e i beni di consumo è stato reso molto evidente nella pubblicità, dapprima per vendere un assortimento di alcolici. La pubblicità ha preso la favola di Babbo Natale e lo ha collegato ai marchi fisici, trasformando il mito in realtà, qualcosa che può essere toccato, annusato e vissuto.

Ma la svolta è stata nel 1937 quando Coca Cola presentò al mondo una versione semplificata e più accessibile di Babbo Natale vestito di rosso Coca-Cola, questa volta senza il tradizionale mantello. Babbo Natale è diventato una personificazione del marchio e ha dato alla bevanda marrone una personalità e un volto, associandola a una delle celebrazioni occidentali più felici dell'anno. La Coca Cola ripeteva lo stesso messaggio ogni dicembre e anche nel Regno Unito il nome "Santa" sostituì lentamente "Babbo Natale". Ciò ha portato l'uomo vestito di rosso a diventare l'icona più associata al Natale.

Le pubblicità natalizie di Coca Cola stanno ancora andando forte

La moderna pubblicità natalizia è tornata indietro per riflettere le nostre società multiculturali e sempre più laiche. Sempre più spot mostrano gruppi multirazziale di amici mentre celebrano la "fantasia futura" del Natale. Questa "famiglia prescelta" condivide regali, cibo e bevande tra loro e si diverte. L'aggiunta di andare in discoteca per continuare la celebrazione del Natale riflette forme sempre più nuove di allegria e mette in evidenza quanto l'idea del Natale sia ormai lontana dalla religione.

Queste rappresentazioni visive del Natale segnalano l'evoluzione della “festa per bianchi” a inclusiva. Il Natale non è più una festa cristiana, ma un momento che deve essere celebrato da tutti.

Questo è ovviamente qualcosa di cui dovremmo essere grati, ma ora che è stato sostituito da una religione del consumo cospicuo, è un grande business che sarà il più contento di tutti.

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