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Acquisiti al patrimonio comunale due stabili del centro: “650mila euro che graveranno sulle tasche dei cittadini”

Ex Poste di via De Vito e sede della vecchia Dc di piazza Marconi, parlano i consiglieri di centrosinistra

redazione
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"L'Amministrazione comunale uscente di centrodestra ha acquisito al patrimonio comunale i due stabili delle ex Poste di via De Vito e della sede della vecchia
Democrazia Cristiana di piazza Marconi p
artecipando ad un'asta pubblica fallimentare del Tribunale di Vasto per una spesa di 330mila euro a cui si aggiungeranno poi tutti gli oneri di demolizione, bonifica dell'area e realizzazione dell'opera per un importo complessivo di 650mila euro che graverà sulle tasche dei cittadini. Con questa operazione dunque il centrodestra lascerà a questa città un ulteriore debito da estinguere negli anni futuri e il tutto per qualche parcheggio in più e pochi alberi".

Lo affermano i consiglieri comunali Marika Bolognese (Iv), Antonio Boschetti (Pd), Gennaro Luciano (Pd) e Fabio Travaglini (Più San Salvo) che hanno espresso voto contrario sul punto all'ordine del giorno dell'assise civica del 30 dicembre.

"Precisiamo - continuano i consiglieri - che siamo favorevoli alla piantumazione di nuove specie arboree sul territorio comunale e per questo ci batteremo sempre, ma riteniamo che gravare sulle tasche dei cittadini con una somma di 650mila euro, sia eccessivo e inopportuno e che l'operazione messa in atto dal centrodestra non abbia alcun interesse pubblico. Inoltre la mancanza del parere del revisore dei conti sull'acquisizione dei predetti immobili è stata una ulteriore motivazione per la quale abbiamo votato contro. Valuteremo dunque l'eventuale ricorso alle autorità di controllo soprattutto a quelle che hanno il potere di verifica sulla congruità della spesa pubblica", aggiungono Bolognese, Boschetti, Luciano e Travaglini che ritengono la scelta fatta dal centrodestra, inopportuna e troppo gravosa per le casse comunali e quindi a discapito dei cittadini.

"Non vogliamo infine tornare sulle modalità di svolgimento del Consiglio comunale svoltosi ancora una volta in remoto nonostante l'aula consiliare continui ad essere utilizzata per cerimonie, incontri e premiazioni e nonostante le nostre reiterate richieste di tornare a parlare e confrontarci in presenza sulla vita amministrativa della città - concludono i consiglieri - ma ci teniamo a rimarcare che un’Amministrazione che acquisisce un bene all'asta giocando al rialzo con i privati per qualche parcheggio in più e pochi alberi e per una spesa complessiva di 650mila euro sia un'Amministrazione schizofrenica e che deve solo andare a casa".

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