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Settimia Spizzichino: testimone e memoria della Shoah

Lapide posta al centro di San Salvo in occasione del Giorno della Memoria

redazione
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"Ci sono cose che tutti vogliono dimenticare. Ma io no. Io della mia vita voglia ricordare tutto, anche quella terribile esperienza che si chiama Auschwitz. Per questo sono tornata: per raccontare”.

E’ la frase riportata sulla lapide scoperta questa mattina nei pressi del Monumento ai Caduti a San Salvo nel Giorno della Memoria.

Lapide che l’Amministrazione comunale di San Salvo ha voluto collocare per ricordare le di vittime dell’Olocausto. E’ una frase del libro “Gli anni rubati” scritto da Settimia Spizzichino, testimone e memoria della Shoah.

Non è stata una scelta a caso, come ha spiegato il sindaco Tiziana Magnacca, assente per motivi familiari, nell’intervento letto da Giorgia Travaglini del Consiglio comunale dei Ragazzi dell’Istituto D’Acquisto. Scrive il sindaco di San Salvo: “La memoria è quando i ricordi diventano mattoncini del nostro oggi. Lapide che diventa una perenne pietra di inciampo nel luogo che per noi è il luogo della memoria rappresentato dal Monumento ai Caduti al fine di costruire, giorno dopo giorno ma soprattutto oggi giorno, il processo della memoria. Ho voluto che fosse ricordata Settimia, una donna che ha vissuto l’orrore dei campi di concentramento, perché la narrazione di quei tragici momenti possa passare anche attraverso la sensibilità e il dolore di una donna, di quell’altra parte dell’universo doppiamente discriminata anche nelle discriminazioni”.

A sollevare la bandiera tricolore, che celava la scritta quale perenne memoria, ci hanno pensato l’assessore alla Cultura Maria Travaglini e il presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano al cospetto del Consiglio comunale dei Ragazzi, coordinato dalla professoressa Pina Cieri, accompagnati dalla dirigente scolastica Annarosa Costantini e dalle sezioni locali dall’Associazione nazionale Carabinieri e dell’Associazione nazionale Alpini e una delegazione dei Bersaglieri a riposo, alla Fir Cb San Salvo e la Croce Rossa Italiana.

Dopo la benedizione di don Raimondo Artese, parroco della chiesa San Giuseppe, c’è stata la deposizione di un mazzo di fiori al Monumento ai Caduti con l’osservanza di un minuto di silenzio.

A commemorare la Giornata gli interventi dell’assessore Travaglini, del presidente Spadano, della dirigente Costantini, cui hanno fatto seguito le parole di Greta D’Alò, assessore alla Cultura del Consiglio comunale dei Ragazzi, e l’esposizione di un cartellone dedicato alla Spizzichino presentato da Matilda Fabrizio.

Emozionante l’interpretazione teatrale dell’attrice Pina Bellano con brani estratti dal libro “Gli anni rubati” di Settimia Spizzichino, deportata Il 16 ottobre 1943 insieme alla madre, due sorelle e una nipotina durante il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma: fu l'unica a tornare dalla prigionia dal campo di concentramento di Auschwitz Birkenau.

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