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Caccia, giornata di preapertura.

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Il calendario venatorio 2005-2006, il primo stilato dalla nuova giunta regionale di centrosinistra, prevede per domenica prossima, 4 settembre, una giornata di preapertura, durante la quale sarà possibile il prelievo venatorio di un'unica specie cacciabile, la tortora, e con il solo metodo dell'appostamento fisso. Questa novità introdotta dagli amministratori regionali ha fatto storcere il naso alla quasi totalità delle associazioni di cacciatori del chietino e soprattutto ai tesserati dell'Alto Vastese. Abbiamo sentito le ragioni degli appassionati, iscritti a diverse associazioni, e le riportiamo riassumendole. Innanzitutto la giornata di preapertura penalizza i cacciatori delle zone montane, e sono molto numerosi, poiché la tortora notoriamente non è presente sulle alture in questo periodo, preferendo i campi di granturco sulla costa. Per gli appassionati della montagna si sarebbe potuto pensare ad una più ovvia apertura alla quaglia, anziché metterli in condizione di spostarsi verso la costa oppure di non uscire affatto. Dunque con la decisione presa si ottengono contemporaneamente due effetti negativi: i cacciatori del comprensorio montano non avranno la possibilità di andare a caccia sul proprio territorio semplicemente perché la tortora, lo ricordiamo, unica specie cacciabile nella giornata di domenica, non è presente, mentre si avrà una concentrazione di armi nelle poche zone dove il volatile è reperibile, cioè sulla costa, perché moltissimi appassionati convergeranno verso quei posti. Una densità di cacciatori talmente elevata, in uno spazio relativamente ristretto, da far aumentare esponenzialmente il possibile verificarsi di incidenti. Inoltre, con tutte le doppiette del Vastese concentrate su un'unica specie cacciabile, si potrebbe ottenere una sorta di effetto distruttivo, una vera strage di tortore. Insomma, una decisione che potrebbe produrre degli effetti nefasti sia per i cacciatori che per il grazioso columbide. Proprio quest'ultima considerazione appare ancor più singolare ed inspiegabile se si pensa che l'idea della preapertura unicamente alla tortora è venuta ad una maggioranza politica influenzata pesantemente dalla compagine dei Verdi, noti ecologisti ed animalisti. In ultima analisi i Verdi hanno paradossalmente avallato una possibile strage di tortore, tra l'altro scontentando e mettendo in pericolo i cacciatori che, per il vero, sin dall'inizio non riponevano grosse aspettative nella politica in materia di caccia della nuova giunta di sinistra. Comunque, cacciatori e tortore avvisati, il 4 settembre si prevede una giornata pericolosa.
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