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L'amaro abruzzese Centerba di Enrico Toro

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Dall'alchimia di erbe selvatiche coltivate in maniera totalmente naturale sulle pendici della Majella nasce il sofisticato liquore Centerba di Enrico Toro. Andiamo a scoprire la sua storia tra mito e leggenda.

La storia di questo amaro affonda le sue radici nei primi del 1800 quando il patriarca della famiglia Beniamino Toro si trasferì nel borgo abruzzese di Tocco da Casauria, dove scoprì un elisir di erbe locali elaborato secoli addietro dai Frati Benedettini, che proprio lì,attorno al 1100,avevano eretto l'Abbazia di San Clemente a Casauria. Le erbe medicinali impiegate nella ricetta, raccolte e selezionate con cura, provenivano dai boschi situati alle pendici del monte Morrone. È così che nel 1817 nacque l’amaro Centerba Toro. 

Nei primi tempi Beniamino commercializzava il suo pregiato amaro presso la farmacia di famiglia, a dimostrazione di come all’epoca questo nettare fosse considerato una vera e propria medicina. La leggenda narra infatti che il liquore divenne particolarmente famoso a Napoli durante l'epidemia di colera di fine XIX secolo. Si diceva che ogni sera partissero carri carichi di bottiglie di Centerba diretti verso il capoluogo campano. Già allora le erbe utilizzate per elaborare questo liquore erano dunque venerate per le loro proprietà ricostituenti e curative e da allora il piccolo borgo Tocco da Casauria è stato associato a Centerba, nome che deriva dal latino “CentumHerbora”, e che spiega come questo pregiato liquore sia composto da una speciale combinazione di ben cento erbe.

Un altro momento chiave nella storia di questo amaro è stato l’anno 1972, quando i discendenti di Beniamino, ovvero Roberto ed il figlio Enrico Toro, costruirono una moderna distilleria per poter stare al passo con un mercato sempre più grande fatto di appassionati di questo liquore che racchiude la storia dell’Abruzzo. Fu allora che la famiglia ribattezzò il liquore Centerba come Centerba 72.

Nel corso degli anni nel catalogo dell’azienda si sono aggiunti anche altri liquori tradizionali abruzzesi come Ratafia, Genziana e Centuca, ma il Centerba d’Abruzzo rimane il fiore all’occhiello di tutta la produzione regionale. Le erbe del liquore passano per un lungo periodo di macerazione in alcol pregiato. La meticolosa osservanza dell'antica ricetta che rimane un segreto gelosamente custodito fino ad oggi, è garanzia della bontà e della qualità di questo distillato unico e potente. 

Meravigliosamente secco, speziato e deciso, l’amaro abruzzeseCenterba 72 è diventato l'archetipo del digestivo ed è oggi apprezzato in tutto il mondo. Il suo colore è uno sfavillante verde brillante. Con la sua elevata gradazione alcolica che raggiunge i 70° l’amaro Centerba di Enrico Toro è il più potente dei liquori italiani, ed incarna al meglio i gusti della tradizione abruzzese, dove vige il motto “più piccante è, meglio è”. Offre aromi attraenti e semi-dolci che sono principalmente erbacei, tra cui timo, origano, menta verde, ananas e liquirizia fresca. All'inizio è morbido e leggero in bocca, poi l'alcol imponente si afferma creando un'esperienza pungente e leggermente piccante. Menta piperita e liquirizia si uniscono a questo formicolio di sapore che evapora nel retrogusto lungo, secco e speziato. 

In quanto agli abbinamenti, è molto versatile. Oltre ad essere utilizzato per correggere il caffè, è splendido quando degustato da soloa fine pasto come digestivo, e si offre anche ottima base per long drink e cocktail. L’amaroCenterba può essere provato anche con il gelato o in una macedonia ed è perfetto per essere impiegato in ricette di alta pasticceria.

Il nuovo stabilimento per la produzione dell’amaro abruzzese è stato inaugurato nel 2021, anno in cui la produzione della famiglia Toro ha raggiunto le 180 mila bottiglie, con un fatturato di circa un milione e mezzo di euro che posiziona questa distilleria tra i leader di questo segmento specifico. Una tendenza importante negli ultimi due anni è anche l’aumento delle vendite online presso enoteche specializzate come DiemmeVini che offrono un’importante vetrina a questo distillato che incarna l’essenza della tradizione abruzzese.

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