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Partono i lavori elettorali a Schiavi di Abruzzo. Intanto restano senza risposta le interrogazioni dell'opposizione

redazione
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SCHIAVI DI ABRUZZO - Sette minuti e venti secondi circa, tanto è durata la seduta del Consiglio comunale di Schiavi di Abruzzo, una seduta 'fiume' se si considera che la precedente durò un minuto e cinquantatre secondi, cronometrati. La maggioranza ha approvato il conto consuntivo del 2008 ed ha deliberato in merito all'utilizzo di un avanzo di amministrazione di circa 108mila euro. Il sindaco Piero Paolo Sciarra ha spiegato che circa il 60 per cento della somma a disposizione sarà utilizzata per "interventi di manutenzione stradale". "Lavori elettorali a poche settimane dalle elezioni amministrative?" hanno chiesto polemicamente dai banchi dell'opposizione. "No, semplici interventi di manutenzione" ha replicato il primo cittadino. Altra questione emersa dal dibattito in aula la mancata risposta ad alcune interrogazioni presentate dall'opposizione, risalenti ormai a quasi tre anni fa. In base allo Statuto comunale il sindaco deve dare risposta scritta alle interrogazioni entro trenta giorni. Ignorate, ad oggi, dopo appunto circa tre anni dalla presentazione, le interrogazioni in merito al rinvenimento di una lapide recante un'iscrizione del Ventennio, e soprattutto quella riguardante i lavori di pavimentazione lungo Via Venezia, in pieno centro storico. La minoranza ha chiesto di sapere il nome del tecnico che ha stilato la relazione di corretta esecuzione dei lavori. Il sindaco Sciarra, a distanza di tre anni, non ha ancora risposto. Non si comprende il perché. Più recentemente, il 6 marzo scorso, la minoranza ha chiesto, con due interrogazioni, di sapere le motivazioni della mancata nomina di un vicesindaco in sostituzione del dimissionario Piluso e la posizione della Giunta in merito alla possibile installazione di un'altra centrale eolica in paese. Nessuna risposta. L'opposizione si è rivolta allora al segretario comunale, Nicola Di Francesco, chiedendo di farsi garante del rispetto dello Statuto. "Non posso farmi garante, non mi compete" ha dichiarato il segretario. La minoranza si è già rivolta al Prefetto nel tentativo di ottenere una risposta alle interrogazioni e il rispetto di quanto disposto dallo Statuto comunale, ma senza alcun esito.
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