Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Borsa e investimenti: ecco gli asset da monitorare, tra crisi economica e guerra in Ucraina

Condividi su:

Nei mesi scorsi, la ripresa dopo la pandemia, per quanto fragile ed irregolare, aveva dato segnali molto confortanti. Purtroppo l'inflazione non si è arrestata, anzi, e lo scoppio della guerra in Ucraina ha cambiato nuovamente lo scenario, riportando le paure di un possibile ritorno della crisi economica. I mercati finanziari stanno accusando il colpo, ma anche i piccoli investitori in alcuni casi hanno dovuto rivedere i loro piani.

Purtroppo in situazioni di questo tipo si corre il rischio di farsi trasportare troppo dall'emotività: la paura potrebbe portare a fare delle mosse poco razionali e soprattutto poco intelligenti. Ovviamente non tutti quelli che effettuano investimenti in borsa operano allo stesso modo: anche in situazioni di questo tipo l'orizzonte temporale delle proprie operazioni gioca un ruolo fondamentale. Rispettando la regola della diversificazione, è importante capire quali sono gli asset da tenere sotto controllo.

Come investire in borsa con lo scenario attuale

Nello scenario attuale per iniziare ad investire online è opportuno monitorare con attenzione l’andamento dei mercati in modo da cogliere tutte le opportunità offrono. Come si evince leggendo la spiegazione di Piattaforme.it, portale di riferimento nel settore, oggi per giocare in borsa è sufficiente aprire un account di trading e scoprire tutti i servizi che le diverse piattaforme metto a disposizione dell’utente. 

L'accesso ai mercati risulta essere molto più semplice rispetto a non molti anni fa, visto che con gli strumenti che sono disponibili oggi bastano un computer (o addirittura uno smartphone) ed un piccolo capitale. Ovviamente per poter sfruttare questa grande occasione è necessario avere le competenze adeguate, metterci impegno e scegliere il giusto intermediario, optando solo ed esclusivamente per broker regolamentati.

Beni rifugio per mettere al riapro i propri capitali

Come detto in precedenza, ogni investitore ha le sue caratteristiche e nei momenti più complicati come quello che stiamo attraversando le differenze tra le strategie adottate vengono amplificate. Chi ha una bassa propensione al rischio avrà già spostato la sua attenzione sugli asset rifugio, mentre i più spavaldi cercano di sfruttare a loro vantaggio la grande volatilità che è presente oggi sui mercati, speculando sulle continue variazioni dei prezzi.

Anche prima che iniziasse il conflitto in Ucraina ci si aspettava una corsa all'oro: il biondo metallo è il bene rifugio per antonomasia ed è l'asset perfetto per mettere i propri capitali al riparo dall'inflazione. In realtà la quotazione dell'oro, dopo un primo sussulto, non ha preso il volo come ci si aspettava. Probabilmente le decisioni della Fed sui tassi di interesse e la fiducia dei negoziati per la pace per il momento stanno tenendo sotto controllo la paura degli investitori.

Materie prime e azioni: gli asset da seguire con attenzione

Gli asset più seguiti in questo momento sono sicuramente le materie prime. La guerra tra Russia ed Ucraina non sta facendo salire solo le quotazioni di gas e petrolio, ma sta spingendo verso l'alto i prezzi di altre commodities tra cui i metalli come l'alluminio e i beni agroalimentari come il grano e la soia. In futuro potrebbe esserci carenza di queste materie prime e chi vi investe oggi potrebbe ottenere grandi benefici Ma sono operazioni da fare con estrema cautela.

I BTP continuano a rappresentare una scelta molto apprezzata dagli italiani, anche se con l'inflazione alta probabilmente non sono la scelta ideale. L'azionariato merita di essere preso in seria considerazione, anche se i titoli europei hanno perso un po' di attrattività, vista l'estrema vicinanza con i luoghi del conflitto. Tra i settori più interessanti ci sono le energie rinnovabili, la tecnologia, il food. Per chi persegue una strategia dei dividendi, il listino italiano offre buone soluzioni, anche tramite fondi comuni o ETF.

Condividi su:

Seguici su Facebook