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Mercati finanziari: ecco i crypto asset da monitorare per investire nei prossimi mesi

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L'inizio della reporting season relativa al terzo trimestre dell'anno sembra aver propiziato una nuova fase di stabilizzazione sui mercati finanziari: difatti, almeno momentaneamente, le quotazioni delle principiali asset class si sono allontanate dai bottom di periodo, riassorbendo parte del movimento ribassista in corso. Naturalmente anche le crypto hanno beneficiato della circostanza anzi, a ben vedere, le strutture di prezzo degli asset digitali sembrerebbero aver anticipato l'upwardtrend, evidenziando maggior forza relativa rispetto ad altri comparti nell'ultima situazione di risk off. È questo il motivo principale per cui i risparmiatori guardano con rinnovato interesse al settore crypto, alla ricerca di sottostanti da monitorare, per cogliere le opportunità che potrebbero concretizzarsi nei prossimi mesi. Naturalmente, essendo tutti i mercati ancora in un contesto alquanto incerto, è opportuno pianificare adeguatamente gli investimenti, avendo cura di implementare una strategia robusta piuttosto che intestardirsi nell'individuare il timing ottimale.

Crypto investimenti con Coinbase e gli altri exchange

È molto importante sottolineare come un determinato approccio operativo richieda uno specifico canale di accesso al mercato, in quanto ogni intermediario presenta caratteristiche differenti, che meglio si sposano con un particolare modus operandi. Gli esperti di PiattaformeTradingOnline.net, portale di formazione finanziaria, hanno elaborato a tal proposito un tutorial ricco di approfondimenti in cui vengono illustrate le peculiarità dei vari soggetti attivi nel settore crypto e le funzionalità dei tool che gli stessi mettono a disposizione degli utenti. Inoltre, su questa guida pubblicata dal sito PiattaformeTradingOnline.Net, vengono riportate alcune strategie che è possibile eseguire con le piattaforme di negoziazione più utilizzate dagli investitori, come ad esempio Coinbase, un vero e proprio colosso nel mondo delle criptovalute.

Coinbase è da annoverare tra gli exchange più importanti a livello globale: difatti non è soltanto uno dei borsini decentralizzati con maggiori volumi di scambio, ma è anche una società quotata in borsa, esattamente sul paniere Nasdaq. Naturalmente, e ciò vale per tutti i soggetti appartenenti a questa categoria, gli utenti possono acquistare asset digitale, senza dover ricorrere al blocco del margine, un meccanismo di compravendita fondamentale per le immobilizzazioni di lungo periodo. Ma il carnet di servizi offerto da Coinbase non si riduce solo a questo: gli iscritti, infatti. hanno la possibilità di accedere ad una moltitudine di funzionalità ad iniziare dalla sezione dedicata all'apprendimento learn&earn, che permette di ricevere ricompense studiando. La compagnia ovviamente è attiva nella nicchia degli NFT e offre agli utenti un'area dedicata all'operatività in derivati, inibita però in Italia per le restrizioni imposte dalla Consob. Un altro servizio degno di nota è la Coinbase Card, una carta Visa che consente di attingere al saldo in token, per prelevare ed effettuare pagamenti elettronici.

Trading online sulle criptovalute

Per eseguire strategie di trading su orizzonti temporali ridotti, risulta di sicuro più conveniente il canale di accesso al mercato utilizzabile mediante i servizi erogati dai broker online. Anche queste società permettono di investire in criptovalute, sfruttando i circuiti over the counter, ma attraverso la negoziazione dei Contratti per Differenza, particolari derivati che replicano il prezzo di un token senza possederlo direttamente. Il plus dei CFD risiede nel fatto che sono in grado di implementare lo short selling e la leva finanziaria, le funzionalità essenziali per speculare sia sulle tendenze di prezzo al rialzo sia su quelle al ribasso.

I soggetti appena introdotti, attivi sulle piazze di scambio decentralizzate, non presentano differenze solo dal punto di vista dell'operatività, infatti anche il loro inquadramento normativo diverge. I broker online, nella fattispecie, sono intermediari autorizzati ad erogare i propri servizi dagli Organi di Vigilanza, pertanto i risparmi degli utenti godono di specifiche garanzie; i cryptoexchange, invece, non dispongono di una regolamentazione ben definita, di conseguenza gli investitori che ne fruiscono non possono contare sulle forme di tutela previste dalle Authority, ma devono affidarsi ad eventuali sistemi di protezione, posti in essere autonomamente dalle singole compagnie.

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