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NUOVA GIUNTA PROVINCIALE, SAN SALVO E VASTO FUORI DALLA 'SQUADRA'. DI GIUSEPPANTONIO: "RISULTATI ELETTORALI NON PREMIANTI"

redazione
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Il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio si è formalmente insediato ed ha presentato questa mattina il suo esecutivo, composto da dieci assessori. Le deleghe saranno assegnate con separato provvedimento entro la prossima settimana, in occasione del primo Consiglio provinciale che fissato per il 18 luglio. Questi i nomi dei componenti la nuova giunta: Antonio Tavani (Pdl), il quale rivestirà la carica di vice presidente; Nicola Campitelli (Udc); Eugenio Caporrella (Pdl); Daniele D'Amario (Pdl); Remo Di Martino (Pdl); Donatello Di Prinzio (Alleanza per Di Giuseppantonio); Gianfranca Mancini, unica donna dell'esecutivo (Pdl); Alessio Monaco (Mpa); Mauro Petrucci (Udc) e Silvio Tavoletta (Pdl). Subentra in Consiglio il vastese Etelwardo Sigismondi, terzo esponente di maggioranza della zona con il sansalvese Tonino Marcello e Angelo Argentieri di Furci. In minoranza, dell'area Vastese, ci sono invece Giuseppe Forte, Vincenzo Sputore e Camillo D'Amico (Partito Democratico), Eliana Menna e Michelino Natale (Italia dei Valori) e Giovanni Mariotti (Sinistra e Libertà). La prima seduta del Consiglio sarà presieduta da Enrico Rispoli, eletto con la cifra elettorale più alta. Spicca, nella 'squadra' di Di Giuseppantonio, la mancata presenza di rappresentanti del territorio vastese. Una situazione che sarà compensata, ha precisato lo stesso presidente, con scelte politiche e istituzionali importanti. "Ho composto - ha commentato Di Giuseppantonio - una squadra forte ed autorevole, che opererà in sinergia con il territorio. Nell'equilibrio generale manca una rappresentatività per Vasto e il Vastese, a causa principalmente dei risultati elettorali che non hanno premiato quella realtà, che è fondamentale per la nostra provincia. Ben consapevole di questa importanza, ho deciso di istituire l'ufficio di rappresentanza della Presidenza a Vasto: sarò in città almeno una volta al mese e con me i miei assessori, che non saranno espressione dei loro territori di appartenenza. Ribadisco che io sono e sarò il presidente di tutti, di Chieti, come di Lanciano, di Vasto come di Ortona e di tutti i 104 Comuni della provincia: ai miei delegati non permetterò di fare distinzioni campaniliste, ricordando loro che siamo al servizio di tutto il territorio provinciale. A esponenti vastesi sarà anche assicurata la rappresentanza di vertice delle due aziende più importanti della Provincia, l'Ops e l'Alesa. Avrò due parole d'ordine nel mio mandato. La prima mi deriva dal monito di Paolo VI che indicava la politica come 'più alta forma di carità cristiana': penso che si può governare in maniera pulita e trasparente la cosa pubblica e lo dimostreremo. La seconda, che ho ricordato ai dipendenti, ai consiglieri e ai miei assessori, è la netta separazione tra la politica e l'amministrazione. Nessun consigliere e nessun assessore ingerirà negli atti che sono di competenza dei dirigenti: disporrò anche che nei cartelloni che indicano i lavori pubblici spariscano le firme del presidente e dell'assessore delegato, che tra l'altro non potrebbero comparire per legge". Di Giuseppantonio è fiducioso, e non potrebbe essere altrimenti. In sostanza, però, si conferma un orientamento particolare: la mancanza di rappresentanti di governo del territorio nelle amministrazioni di centrodestra di Regione e Provincia. L'unico ad avere un ruolo importante, ma non nella Giunta, è il consigliere regionale sansalvese Nicola Argirò, presidente della Commissione Industria e Attività produttive. Il 'cuore' della politica che conta sembra insomma essere altrove.
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