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Sull'intitolazione di una via a Bettino Craxi a San Salvo

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Viene annunciato dal Circolo dell'Avanti Sandro Pertini, con il patrocinio della città di San Salvo, una cerimonia per l'intitolazione di una strada a Bettino Craxi.

Vediamo chi è, anzi chi era, Bettino Craxi!
Dice il manifesto:
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
Carica prestigiosa, senza dubbio, ricoperta da molti prima e anche dopo di lui, di Craxi.
Molti democristiani, qualche laico, un comunista e tanti altri.

Bettino Craxi, però, si è distinto, unico nel suo genere. Fu, infatti, un Presidente del Consiglio dei Ministri LATITANTE.
È fuggito per non scontare condanne definitive per un totale di 10 anni comminategli a seguito dei processi ENI SAI e METROPOLITANA MILANESE. Ci sono le carte processuali e le sentenze passate in giudicato che lo attestano, non c'è bisogno di aggiungere altro. 

Malgrado ciò, la città di San Salvo, rappresentata dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio comunale, acconsente che venga intitolata una strada al personaggio.
Io, uomo della strada, cittadino, elettore mi chiedo:
Perché intitolare una strada a Bettino Craxi? Insomma, quali meriti ha, ha avuto per avere questo riconoscimento?
Dice qualcuno: Ha inserito San Salvo tra i "cento comuni della piccola grande Italia".
Bene, ha fatto il suo dovere, era un atto dovuto nei confronti della operosità di San Salvo per la quale lui non c'entrava per niente.

Ma veniamo a questo sig. Presidente del Consiglio dei ministri.
Lui, Craxi, ci è diventato con il ricatto.
Pretese di diventarlo perché, se non lo accontentavano, faceva cadere tutti i governi di coalizione a cui partecipava in qualità di segretario del P S I. Non solo, pretese di durare 3 anni. Gli riuscì, in qualche modo, perché gli altri partiti rispettarono l' impegno di sostenere il suo governo. Cosa per lui del tutto sconosciuta verso gli altri.
Che cosa fece Craxi durante il suo mandato da Presidente?
Vediamone qualcuna 
Invitò lui, rappresentante delle istituzioni, i cittadini ad andare al mare anziché recarsi alle urne per il referendum sulla scala mobile. Umiliò così un diritto al voto costato sacrifici anche estremi a tanti italiani.
Tornò in tutta fretta dall'Inghilterra per riaccendere le televisioni di Silvio Berlusconi che un magistrato aveva oscurate. L'Italia patì un danno economico, svariati milioni di lire, ma soprattutto le istituzioni vennero calpestate.
Ci guadagnarono, invece, vari personaggi "socialisti" che vennero impiegati nelle televisioni dell'allora Fininvest o inseriti nelle liste di Forza Italia per ritrovarsi deputati e/o senatori
della Repubblica.
Craxi viene definito, secondo alcuni, uno statista.
Ebbene se fosse stato veramente tale avrebbe saputo che il mostrare i muscoli per Sigonella non avrebbe portato vantaggio alcuno all'Italia.
Fu, la sua, una esibizione da circo equestre ( avesse messo anche le mani ai fianchi, avrebbe emulato la pagliacciata rappresentata su un balcone di piazza Venezia, a Roma).
L'Italia da quel suo gesto ebbe solo problemi, se ne giovarono, invece, i terroristi che inveirono su un povero disabile sulla sedia a rotelle.
Ai socialisti che hanno intitolato il loro circolo a Sandro Pertini non sarà sfuggito, credo, che se fosse dipeso da Craxi l'Italia non avrebbe avuto il Presidente della Repubblica amato e benvoluto dalla maggior parte degli italiani.
Craxi gettò letteralmente allo sbaraglio il nome di Sandro Pertini alle prime votazioni, col chiaro intento di bruciarlo.
Pertini fu ripescato, ma non da lui. C'è qualcuno, addirittura, che lo avrebbe sentito dire: " La prossima volta eleggeremo un vero socialista"
Magari un "garofano", aggiungo io.
Ci sarebbero anche altre considerazioni sul personaggio a cui il comune intitolerà la strada ma quanto sopra basta ed avanza.
Tralascio, naturalmente, la gestione del potere sia da parte sua a livello nazionale si…la gestione del potere sia da parte sua a livello nazionale sia dai suoi estimatori a vari livelli locali. Io potrei testimoniare vari episodi al riguardo che, però, non rivestono importanza circa l'argomento via Craxi. Del resto in politica ognuno usa i metodi che ritiene opportuno per ottenere il voto degli elettori. Non bisogna, però, ledere la dignità delle persone, cosa, questa, che al tempo del craxismo succedeva spesso. Ma questa è un'altra storia.
Torniamo alla Via Craxi.
Il Sindaco di San Salvo ed il Presidente del Consiglio comunale acconsentono ad intitolare una strada a questo signore?
Commettono un errore, un grave errore
Loro, oltre che rappresentare e tutelare i cittadini, sono anche figure riconducibili allo Stato. Non possono, non devono, pertanto entrare in contrapposizione con lo stesso ignorando le disposizioni della magistratura che dello Stato è un organo.
Ritengono il latitante Bettino Craxi una persona degna, un innocente? Se così è, loro, da valide professioniste quali sono in qualità di avvocate costituissero un movimento, promuovessero un'azione legale atta a dimostrare l'innocenza di Craxi e renderlo, quindi, degno di avere una strada che porti il suo nome. Apprezzerei anch'io perché aborro l'idea che un innocente venga condannato fisicamente e moralmente. Ma se così non faranno, il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale di San Salvo daranno un pessimo esempio ai cittadini e soprattutto ai giovani:
"Si può delinquere, si possono infrangere le regole del codice, civile e penale, si può, per questi motivi, darsi alla latitanza, tanto c'è sempre un'amministrazione comunale che ti intitola addirittura una strada."
E mettiamoci pure i Presidenti della Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti.
 

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