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Sindaco e Pro-loco ai ferri corti a Castelguidone. I Carabinieri costretti ad intervenire nel corso di una riunione in Municipio per evitare il peggio

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CASTELGUIDONE - Il maresciallo dei Carabinieri costretto a tornare in Municipio, a pochi giorni dall'ultimo scontro verbale in piazza, per sedare gli animi troppo accesi di qualcuno. Oltre alla questione dell'eolico selvaggio, un altro argomento sembra destinato a surriscaldare il clima già rovente di Castelguidone, quello che riguarda i rapporti tra l'amministrazione Cicchillitti e l'associazione Pro-loco. Nella mattinata di ieri si è reso necessario l'intervento dei Carabinieri della vicina stazione di Schiavi di Abruzzo per evitare che quella che doveva essere una riunione tra gli iscritti della Pro-loco e il sindaco degenerasse in rissa. Motivo scatenante la mancata concessione, da parte dell'amministrazione comunale, di alcune autorizzazioni per le manifestazioni estive. Pare infatti che la Pro-loco abbia chiesto al sindaco l'utilizzo di alcune strutture pubbliche, ricevendo un inspiegabile rifiuto. In una nota siglata dalla presidente della Pro-loco, Gabriella Di Stefano, e indirizzata al sindaco Cicchillitti e per conoscenza al Prefetto Greco, si legge: "In relazione alla nota di autorizzazione delle iniziative di questa associazione, si fa presente che la stessa, oltre a non 'autorizzare formalmente' l'utilizzo degli spazi e dei locali richiesti, concede l'utilizzo del 'solo locale del garage' e pertanto non consente di realizzare gli eventi nel rispetto delle normative vigenti. Da quando si è ricostituita la Pro-loco l'amministrazione ha sempre concesso la cucina e l'intera struttura pluriuso. Pertanto il sindaco, con tale decisione, si assume interamente la responsabilità della mancata realizzazione della sagra dei cavatelli che è ormai nella tradizione del paese come elemento di valorizzazione della cultura. Oltretutto si sottolinea che la nota di autorizzazione non è protocollata dal Comune". Ieri mattina, al fine di presentare le proprie rimostranze al primo cittadino per il trattamento ricevuto, una delegazione di soci della Pro-loco si è recata in Municipio. Il dibattito si è subito infiammato degenerando in una rissa verbale, una gazzarra. Sono volate parole grosse e solo l'intervento dei Carabinieri ha ristabilito l'ordine. Intanto la Pro-loco investirà della questione il Prefetto.
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