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SAN SALVO: ANCORA SUL RIMPASTO

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Tutti parlano su tutti e contro tutti...le antiche coalizioni sembrano non tenere più... Questo lo si deve tanto alle scelte politico-amministrative effettuate dal Sindaco Marchese, tanto al modo di guardarsi "in cagnesco" che serpeggia tra i vari partiti cittadini. Per quanto riguarda le scelte politico-amministrative fatte dal Sindaco di San Salvo, esse hanno indotto, senza dubbio, un'onda d'urto inimmaginabile per la nostra realtà locale, la quale era da sei anni abituata ad un governo cittadino più o meno coeso (almeno esternamente). Il rimpasto ha provocato pareri discordanti: positivi all'interno di certa parte della maggioranza, negativi per gran parte dell'Assise Comunale. La nuova Giunta ha soppiantato la vecchia, ma la vecchia, secondo alcuni soppianterà la nuova, nel senso che ci si aspetterà un vigoroso rimescolamento di carte, soprattutto nella parte della maggioranza "extra consiglio comunale". Intanto le diaspore sono cominciate in casa socialista e in casa democratica, quest'ultima attesa al varco del Congresso di ottobre. Gioco chiave lo avrà la lista civica che fa capo a Di Toro, ormai da tutti considerato "l'uomo chiave" per la prosecuzione del secondo mandato di Marchese. Rimane l'IDV, ormai avviluppata all'interno di sè stessa, in cerca di nuovi consensi per poter divenire stabilmente il primo partito di maggioranza. In casa centrodestra sembra sia stata trovata la giusta pace che le servirà per poter agguantare lo storico sorpasso comunale, tutto sembra confermarlo...ma al varco c'è il parere dei cittadini, perchè un conto sono le elezioni politiche, un conto quelle regionali, un conto quelle provinciali, un conto quelle europee e un conto a parte le hanno le comunali. Ad ogni modo in tutti i comunicati diramati dalle sedi politiche, soprattutto in casa centrosinistra, si dichiara che è ora necessaria la ri-compattezza nella maggioranza, andando a riacquistare anche la fiducia laddove ora c'è la volontà di un clamoroso divorzio, ossia in casa della sinistra che ha in Mariotti G. l'anima pulsante. Ma mettiamo il caso in cui l'Amministrazione Marchese dovesse cadere prima della metà del suo secondo mandato, lo stesso Marchese verrebbe ricandidato oppure no? Oppure, come è accaduto negli ultimi anni, verrebbe scelto il Vice-Sindaco, e, in questo caso la Di Silvio oppure l'ex Cilli? Oppure verrebbe scelto un “deo ex machina”? Per ora lasciamo che queste supposizioni siano elucubrazioni, in quanto per il bene della Città è necessaria la continuità amministrativa...tuttavia i nodi al pettine verranno, eccome se verranno.
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