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TENSIONI PER L'AUTOVELOX E TENTATIVI DI INVESTIMENTO IN STRADA: PARLA TURDO' (COMITATO PRO TRIGNINA)

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Dal presidente del Comitato Pro Trignina Antonio Turdò riceviamo e pubblichiamo: "Profondo rincrescimento esprimo per l’avvenimento del 9 ottobre scorso. Infatti, ho appreso la notizia dalla stampa, che il giorno del 9 ottobre un'autovettura con tre persone a bordo ha cercato di investire il vigile urbano del comune di Fresagrandinaria ed il tecnico dell’autovelox. Di questo fatto sono stati avvisati sia i Carabinieri che la Polizia stradale. Cosa che, pare, si sia ripetuta già il 17 settembre scorso con un autocarro. A questo punto della situazione vorrei fare delle precisazioni: 1) I componenti del Comitato che sono “civilissime e democratiche persone” hanno inteso fino ad oggi ed intendono fare per il futuro una battaglia contro le assurde sanzioni, contro quello spirito di tartassare i poveri cittadini ed automobilisti che vanno ad una velocità inferiore a 90 km orari, ma giammai sono partecipi oppure pensano che le cose si ottengono con azioni da banditi o fuorilegge o comunque con gesti con ampia rilevanza penale. Nelle nostre frequenti riunioni e dibattiti si è sempre attivata una strategia di attenzione e di allarme nei confronti delle istituzioni della problematica connessa all’autovelox sulla Trignina, nel solco di una dialettica serrata, ancorchè tenace, nella convinzione della giustezza delle proprie posizioni, che non può giammai lasciare spazi ad atti da teppisti o da delinquenti. 2) Mi sento vicino al vigile urbano Cavallone ed al tecnico che gestisce l’apparecchiatura, ai quali esprimo la solidarietà di tutti i componenti del Comitato Pro Trignina, nella considerazione che i vigili sono meri esecutori di disposizioni dei politici, e contro questi ultimi va rivolta la nostra azione. Essi i vigili, come altre forze dell’ordine, carabinieri, polizia ecc. senza nessun timore sono un baluardo dell’ordine e anche del funzionamento di tutto lo Stato e della società e quindi lavorano anche per gli altri. 3) Questo avvenimento deve far capire invece alle istituzioni più in alto (Prefettura, Questura, Anas, Provincia ecc.), che forse la misura è colma, che il popolo della vallata è stufa e che i proveddimenti, indifferibili e promessi, devono essere applicati subito".
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