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Argirò e l’autoporto: la misura e’ colma !

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Gli imprenditori di San Salvo sanno bene che, con l’ultima gestione del Coasiv, si sono fatti più lavori di quanti ne siano fatti nei 10 anni precedenti e tanto mi potrebbe bastare. Penso che tanti di questi imprenditori abbiano legittimamente votato Nicola Argirò alla Regione, nella convinzione che avrebbe ben rappresentato le ragioni del nostro territorio . Le dichiarazioni deliranti degli ultimi mesi dimostrano, purtroppo che tale speranza non è stata affatto ripagata e solo il profondo rispetto per gli operatori economici ed i lavoratori della zona industriale mi spinge a fare doverose precisazioni. Dalla mia parte i fatti, invece dalla parte di Argirò solo le parole, le suggestioni e, addirittura, le bugie . Degna di nota quella colossale relativa allo sblocco dell’appalto per gli otto milioni di lavori per il porto di Vasto . Argirò non ha sbloccato nulla, perché nulla era bloccato. L’appalto, secondo la progettazione riconsiderata insieme ai Sindaci di S.Salvo e Vasto ed alla Giunta Regionale, ha superato tutti ricorsi giudiziari che hanno fatto perdere qualche mese ma non hanno impedito i lavori che, per fortuna, stanno andando avanti in maniera spedita: basta fare una passeggiata a Punta Penna per verificare.. Più recentemente, lo stesso consigliere regionale Argirò, pressato da Confindustria, dalle associazioni di categoria e dai Sindaci, rispetto ai ritardi regionali sulla messa a bando della gestione e apertura dell’Autoporto, ha cercato di buttarla in “confusione”. La verità e tutta un’altra: l’autoporto è pronto e collaudato in tutti e sei i lotti fin dal luglio 2008 e dall’avvento della nuova giunta regionale nulla è stato fatto ed, anzi, lo stesso Assessore ai Trasporti G. Morra ha detto più volte che bisognava attendere la messa in azione dell’intero sistema logistico con a capo l’interporto di Manoppello:….. campa cavallo che la crisi avanza ! Lo stesso Argirò, sempre prodigo di comunicati stampa, aveva detto nei mesi scorsi di aver convinto Morra dell’esigenza dell’apertura immediata della infrastruttura consortile e, anzi, aveva ribadito lo stesso concetto al Presidente della Giunta Regionale, Gianni Chiodi. Se l’apertura sollecita dell’autoporto da parte della Giunta di centro-destra era cosa scontata, come sembra dire oggi ARGIRO’, che bisogno c’era di tutta quell’opera di persuasione qualche mese fa? Comunque, mentre il centro destra si gingillava in oziose discussioni sulla logistica, dal luglio 2008 sono passati 20 mesi e che, oggi, ci sia bisogno di poche diecine di migliaia di euro di manutenzione mi sembra cosa abbastanza scontata . Peraltro la presentazione pubblica dell’opera del settembre 2008, gratificata dalla presenza dell’On.le Remo Gaspari che l’ha vista finita dopo averla congeniata venti e più anni prima, era stata ideata, sopratutto, al fine di sollecitare la Regione a fare il Bando ed avviare la gestione dell’autoporto, già oggetto di vari furti e manomissioni, regolarmente denunciati ai Carabinieri ed alla Regione e soprattutto conseguenti ripristini da parte del Coasiv Solo suggestivo poi l’argomento dell’adeguamento della linea elettrica, in virtù di normative intervenute dopo la fine dei lavori e del collaudo ( atto pubblico veridico fino a querela di falso)e che, con riserva di migliori approfondimenti, sembrerebbe riguardare solo adempimenti relativi al semplice allaccio all’ENEL per potenze superiori a 100 MW al fine di evitare microinterruzioni alle linee vicine. Quindi, si poteva richiedere l’allaccio per potenza inferiore a 100 MW e, dopo il bando, far adeguare l’impianto all’occorrenza al vincitore della gara; ma si badi bene si tratta sempre e comunque di banali interventi di 15-20.00 euro ! . Del resto se l’autoporto fosse rimasto fermo per venti mesi, per queste banalità, la responsabilità di Argirò e della Regione sarebbero ancor più gravi. Caro consigliere Argirò, meno polemiche, si occupi di far arrivare soldi per il Porto, per l’Ospedale e per i progetti FAS, a risolvere il problema della diga di Chiauci e quello grave dei piani regolatori dei tre consorzi industriali della Provincia di Chieti, scaduti da molti mesi Mi preme sottolineare che quando il nuovo CDA del Coasiv si è insediato ha trovato una assoluta insufficienza di fondi per avviare e completare gli ultimi 2 lotti dell’autoporto ( rampe e magazzini) ed ha fatto ricorso a fondi propri per diverse centinaia di migliaia di euro, alla collaborazione finanziaria del distretto industriale diretta dall’On.le Arnaldo Mariotti ed a quella amministrativa del consigliere regionale Avv. Antonio Boschetti , Riscontrata l’attuale incapacità a dirottare sul nostro territorio finanziamenti regionali, bisogna riconoscere che senza quello scatto di reni, l’autoporto , con buona pace dell’On. le Gaspari ormai anziano, non avrebbe mai visto la luce. . Dispiace verificare infine che, pur di giustificare la propria inadeguatezza non ci si faccia scrupolo di attaccare indirettamente, non solo l’ottimo personale tecnico del COASIV, ma anche l’ultimo CDA e, in particolare, l’avv. Manuele Marcovecchio, buon co-protagonista di tutte le vicende consortili e , soprattutto, dello stesso partito di Argirò. Ma questo è un altro capitolo sul quale si avrà modo di ritornare presto ! Avv. Fabio Giangiacomo già Pres CDA COASIV
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