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Diritto alla salute nelle zone montane, monsignor Scotti scende in piazza con i manifestanti

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AGNONE (IS) - Tra le adesioni più attese alla manifestazione di domani a Campobasso in difesa dell'ospedale 'Caracciolo' di Agnone, sicuramente quella della Curia di Trivento. Con un comunicato stampa "urgente", l'ufficio diocesano per le comunicazione sociali ha annunciato che la Curia, con l'intera diocesi, dal vescovo Domenico Angelo Scotti ai vari parroci, "aderisce alla manifestazione che giovedì prossimo, 8 aprile, ore 8.30, effettueranno in Campobasso gli amministratori locali, le autorità civili e i cittadini di Agnone a sostegno del mantenimento integrale dell'ospedale civile 'San Francesco Caracciolo' di Agnone". Parole pesate e pensate, quelle siglate dal vicario generale della diocesi e responsabile della comunicazione esterna, don Mimì Fazioli. E se il braccio destro di monsignor Scotti scrive che la Curia è per il "mantenimento integrale" del presiodio ospedaliero di Agnone ciò significa che non si accetteranno colpi di forbice o di mannaia, né colpi di mano da parte dei cosiddetti amministratori regionali che hanno gestito, e paradossalmente continuano a farlo, la sanità in Molise. "Il vescovo monsignor Scotti, - continua la nota della Curia - invita i sacerdoti e i fedeli laici dell'Alto Molise e dell'Alto Vastese alla suddetta manifestazione e assicura che egli stesso farà parte della delegazione ufficiale che sarà ricevuta dai capigruppo consiliari". Ecco dunque la notizia, per certi versi scontata: il pastore della diocesi prenderà parte fisicamente alla manifestazione. Non è una novità, in effetti, visto che anche ad Agnone, in passato, monsignor Scotti è sceso in piazza, accanto ai suoi sacerdoti e ai fedeli, quando si è trattato di sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema spopolamento lanciato dalla Caritas. Nei giorni scorsi, in visita al 'Caracciolo' per il precetto pasquale, il vescovo non ha usato mezze parole, invitando i politici in Regione a salvare l'ospedale e ad agire in maniera tale da preservare il diritto alla salute delle popolazioni dell'entroterra, anche in deroga, se necessario. Dopo la manifestazione a Campobasso il presule triventino, insieme ai sindaci dei paesi interessati al problema, incontrerà le autorità politiche nella sede della Giunta regionale di Via Genova. Il pastore della diocesi, dunque, non abbandona il suo gregge come qualche detrattore della Chiesa ha lasciato intendere nelle scorse settimane, ma è in piazza, in tricea se occorre, come sempre, anche senza avere necessariamente i riflettori puntati. "Si vuol dare, anche in questa occasione e in maniera inequivocabile, - continua infatti don Fazioli - una conferma a tutto l'interessamento e la vicinanza d'intenti che, da sempre, questa nostra diocesi di Trivento offre in sostegno a tutti coloro che si battono per una chiara e forte difesa dei diritti dei cittadini delle aree più interne, marginali e montane".
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