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UN LUNGO CONSIGLIO COMUNALE CHE HA CONFERMATO LA SOLIDITA' DELLA GIUNTA MARCHESE

Sette ore di dibattito e di confronto producono votazione unanime della maggioranza per l'approvazione del bilancio.

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Lunga, comprensibilmente lunga la seduta del Consiglio Comunale sansalvese di ieri. I temi in discussione posti all'ordine del giorno hanno impegnato per circa sette ore i consiglieri di entrambi gli schieramenti i quali hanno argomentato le proprie ragioni prima di arrivare alle operazioni di voto. Quasi ovvie e scontate le risultanze che si ripetono da anni, ovviamente a favore dell'attuale colaizione di governo, che però è costretta di volta in volta, a fare la conta dei voti a sua disposizione, dato che sia il consigliere D'Ascenzo, uscendo dalla maggioranza (dopo l'estromissione dalla giunta di Luciano Cilli, Osvaldo Menna e Giovanni Mariotti ndr) vota contro le proposte della stessa; sia il consigliere Rossi, chiamatosi fuori dal coro per i medesi motivi del collega D'Ascenzo, si aggiunge alla lista dei contrari ma che ieri ha sorpreso un pò tutti, persino gli addetti ai lavori, quando pur criticando il bilancio di previsione, non condividendo le scelte che lo hanno prodotto e dichiarando apertamente irrealizzabili alcuni progetti in esso contenuto ha espresso un voto favorevole. Tale comportamento ha provocato l'abbandono anticipato e stizzito dalla seduta dello stesso D'Ascenzo rimasto cooerente alle sue scelte "politiche". A nulla sono valsi gli appelli della minoranza che ha invitato i colleghi di maggioranza a non approvare il testo contabile in ragione della sentenza del TAR che ha annullato la seduta del 29 settembre u.s. nella qaule si erano approvati gli equilibri di bilancio. La risposta a tale appello è stata prontamente data dal consigliere Monteferrante che ha liquidato la questione prendendo ad esempio il bambino che deve lavarsi le mani prima di sedersi a tavola a prescindere se ci siano o meno degli ospiti. In definitiva e per fugare ogni dubbio, aggiunge Montefferrante, il testo contabile ampiamente illustrato dall'Assessore Mazzaferro, onde evitare un'eventuale commissariamento dell'ente, va approvato comunque prima delle scadenze prescritte dalla legge, questo perchè non c'è nessun provvedimento definitivo che si è pronunciato sulla seduta del 29 settembre o tanto meno che abbia sciolto la giunta attuale. Infine, una particolare attenzione meritava anche l'ultimo punto dell'ordine del giorno in discussione, ovvero la proposta dell'opposizione sull'eventuale insediamento di una commissione di inchiesta per il settore sociale. Un argomento che in questi giorni ha catalizzato l'attenzione dei cittadini a seguito della presentazione alla stampa e successiva divulgazione pubblica da parte del centro destra di un dossier contenente documenti contabili e non che alimentano, a detta dei realizzatori dello stesso, fortissimi dubbi sulla trasparenza gestionale del settore da parte della cooperativa Atlantide alla quale i servizi sociali sono stati affidati dal Comune. Infuocato il dibattito che ne è scaturito con gli interventi di opposizione e maggioranza convergenti solo sulla certezza di fare chiarezza immediata ma non sul metodo che infatti ha visto boccire dall'intera coalizione di governo la proposta di insediare una commissione di inchiesta ad hoc che verificasse quanto contenuto nel dossier "Atlantide un continente perduto". Ovviamente i consiglieri di centro destra promettono ancora battaglia su questo argomento.
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