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Regolamento per l’istituzione dei canoni di gestione dei servizi COASIV

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Con riferimento all’articolo di stampa pubblicato da “Il Centro” il 7 maggio scorso, titolato “Stangata sulle industrie – Il Coasiv vuole 6 milioni per la gestione della zona”, appare doveroso intervenire al fine di un’esatta e puntuale ricostruzione dei fatti, oggettivamente travisati dalle affermazioni riportate nel citato pezzo giornalistico. Nella seduta deliberante del 19/04/2010, questo Ente ha approvato il regolamento per l’istituzione dei canoni di gestione per il miglioramento dei servizi consortili negli agglomerati industriali, sulla base di principi di corretta gestione, noti ad ogni amministratore di buon senso. La previsione dell’istituzione dei canoni fu stabilita nel 2002 dall’allora Commissario Regionale del Consorzio, con Deliberazione n. 299 del 12/11/2002, per dare copertura finanziaria ai lavori di urbanizzazione dell’ Agglomerato Industriale di Punta Penna. Con Deliberazione n. 1249 del 29.11.2007, la Giunta regionale d’Abruzzo ha conferito ai Consorzi di Sviluppo Industriale l’incarico di svolgere attività di due diligence, con particolare riferimento alla propria struttura societaria e organizzativa, alle procedure gestionali e amministrative adottate, ai dati economico-finanziari, agli aspetti fiscali e legali, ai rischi potenziali. La due diligence, redatta nel 2008 dal CO.A.S.I.V nel periodo di presidenza del C.d’A. dell’ Avv. Fabio Giangiacomo, rilevava alla voce “analisi della criticità” la “mancata introduzione del canone per le manutenzioni a carico delle aziende (vigente in altri consorzi)”, prevedendo per il futuro proprio “l’istituzione di canoni per la gestione e manutenzione delle opere consortili (…) un corrispettivo a fronte dei servizi che il Consorzio eroga e può erogare mediante adozione di un apposito regolamento, in alternativa a forme di compartecipazione”. Circa il “balzello di 6 milioni di euro” evocato dall’articolo di stampa in questione, è necessario precisare che, in realtà, l’importo complessivo frutto dell’istituendo canone di gestione (previsto su base annua e relativo alla totalità delle aziende insediate), non raggiungerà la trentesima parte della cifra comunicata da Fabio Giangiacomo. Infine, il provvedimento consortile in questione, che allo stato non è ancora in vigore, sarà oggetto di un prossimo confronto con le Associazioni di Categoria, per le eventuali osservazioni in merito.
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