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Medio vastese, scuole in gravi difficoltà e a rischio chiusura

Scuole e paesi sempre più vuoti, con conseguenti tagli al sistema scolastico locale. Questa la situazione dipinta oggi dal primo cittadino lentellese a margine del consiglio comunale.

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La situazione per nulla rosea da vari anni nei comuni del medio-vastese è ormai arrivata a un punto di rottura: prima della fine dell'anno verrà istituito un tavolo tecnico regionale che valuterà i casi di ogni singolo comune abruzzese e istituto scolastico. La svolta, quindi, sarà forzata e a questo punto c'è solo da scegliere tra una riorganizzazione dall'alto e una decisione partecipata. Il punto principale è quello, "antico", dello spopolamento delle aree interne: il tasso di natalità è così basso che in molti casi le scuole materne ed elementari non riescono a formare correttamente le proprie classi. Carunchio, Celenza, Fresagrandinaria, Dogliola, Lentella e Palmoli tra le più colpite, ma nessun piccolo comune può ritenersi immune dagli effetti della scarsa natalità e da quelli, di diversa natura, dei tagli da parte dei ministeri dell'Istruzione e di quello dell'Economia e delle Finanze. A Lentella, nello specifico, cinque anni fa non fu formata la prima elementare e di conseguenza al termine del corrente anno scolastico nessun alunno conseguirà la licenza elementare. Non solo, la situazione è destinata a ripetersi dal momento che anche dalla materna non uscirà nessun bambino per formare la futura prima elementare. A Fresa, invece, ci sono serie difficoltà nella costituzione della prima media; probabilmente nascerà una pluriclasse tra prima e seconda elementare, mentre per la materna c'è il problema opposto: un surplus di bambini che porterà verosimilmente a una classe a tempo pieno e un'altra a tempo parziale. Per il prossimo anno scolastico la scuola Primaria di Fresa potrà contare su 42 unità, mentre quella di Lentella solo su 22. La soluzione, quindi, è l'accorpamento (non è fantasia pensare che in un futuro prossimo l'accorpamento riguarderà, se non la totalità, buona parte dei servizi dei piccoli comuni). Questa strada è al vaglio dei rispettivi sindaci di Lentella e Fresagrandinaria da tempo, l'obiettivo sarebbe quello di creare due poli scolastici per evitare che uno dei due resti senza una scuola, una prospettiva, quest'ultima, che metterebbe in serio pericolo l'esistenza stessa del comune. Tra le ipotesi ci sarebbe quella di concentrare a Fresagrandinaria le scuole elementari e medie e spostare a Lentella la materna: in questo modo si potrebbero creare due classi regolari. Tale è anche una delle strade prospettate ieri sera in un incontro con i genitori a Fresagrandinaria, durante il quale gli interessati, alla presenza di entrambi i sindaci Di Stefano e Moro, hanno potuto esprimere le proprie preoccupazioni e incertezze. Il prossimo impegno preso da Carlo Moro, ora, è quello di convocare a breve un incontro con i genitori lentellesi per capire quale alternativa sia percorribile. Per il nuovo anno scolastico la situazione resterà invariata anche a causa della proroga di un anno per il sisma, ma il problema è solo posticipato, la soluzione va presa ora di concerto tra i vari soggetti interessati (cercando, magari, di limitare i danni per entrambi i comuni) o subita senza remore fra poco più di un anno.
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