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L'opposizione interviene a margine della sentenza del Consiglio di Stato

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In merito alla sentenza del Consiglio di Stato, l’opposizione è assolutamente serena. Non si condivide l’argomentazione del Collegio, ma la si rispetta e ci si adegua, come è giusto e doveroso fare. Il centro-destra è consapevole di aver fatto niente altro che il proprio dovere, ponendosi come controllo e coscienza critica dell’amministrazione con il solo obiettivo della tutela dei cittadini di San Salvo. Che i consiglieri abbiano ben risposto agli imperativi giuridici (e morali) del loro ruolo è dimostrato non solo dal fatto che TAR Abruzzo abbia dato loro ragione in primo grado, ma anche dal fatto che l’amministrazione stessa, dopo aver raggirato il collegio dei revisori dei conti (“nascondendo” allo stesso la detta sentenza) ha poi posto all’ordine del giorno del prossimo consiglio del 31/05/2010 la RIapprovazione degli equilibri di bilancio. Lavoro inutile se ritenevano di aver tanta ragione…… L’opposizione ha, inoltre, svolto il proprio dovere a proprie spese, pagando onestamente di tasca propria, come tutte le iniziative intraprese (ivi comprese quelle di informazione della città), a differenza di quanto fa il sindaco Marchese e compagni, che propone ricorsi ed appelli- a proprio piacimento, senza pareri legali -prendendo i soldi dalle tasche dei cittadini. Non solo. Per fare propaganda a se stesso spende circa € 40.000,00 dei soldi dei cittadini ogni anno. Senza contare le oltre 3.000,00 per mandare recentemente due lettere di contenuto politico ai cittadini. Infine, in fatto di contenziosi quest’amministrazione non ha NESSUNA CREDIBILITA’ per dare lezioni a nessuno: perde, infatti, la gran parte dei contenziosi che intraprende, a volte perché non li sa neppure proporre altre volte perché difende, consapevolmente, l’indifendibile. “Tanto paga Pantalone…….” Valga la pena citare la magra figura fatta con i contenziosi contro Dino Sciò, dove lo stesso CdS ha respinto il loro appello perché proposto fuori termine (condannando i cittadini a salate spese legali oltre che ad un risarcimento sicuramente milionario); quello contro l’Icea, dove il Comune (cioè noi) è stato condannato al pagamento di oltre € 2.500.000,00 perché ha difeso l’indifendibile; quello contro i passati revisori dei conti, dove il comune (cioè noi) è stato condannato al pagamento di spese legali ed alle retribuzioni perse perché sono state commesse evidenti irregolarità commesse nella nomina degli stessi. Senza contare solo negli ultimi mesi ha speso oltre 35.000,00 di soldi pubblici per i contenziosi. Invece, nel caso in questione il ricorso è stato proposto, con serietà ed onestà, e a costo zero per la città, che di contro ne riceverà un vantaggio: questa amministrazione pasticciona, INCAPACE, negligente, oltre che sempre favorevole allo sperpero del denaro pubblico, dovrà, in futuro, essere molto più trasparente e rispettosa delle regole…. Anche se questo non potrà preservarla dalla GOGNA derivante dai Consigli Comunali non celebrati per mancanza della maggioranza, per commissioni consiliari non tenute per la stessa ragione e per le furenti liti che hanno caratterizzato e caratterizzeranno la maggioranza Marchese-Di Toro: insomma dalla loro stessa MANCANZA DI SERIETA’ E DI PROGETTO CONDIVISO PER LA CITTA’.
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