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Monito dell’Arcivescovo Bruno Forte a Vasto: troppo cemento

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“Mi dite come è possibile che a Vasto ci siano almeno 3000 case sfitte e il cemento continua ad avanzare, rischiando di rovinare una delle più belle città d'Abruzzo?”. Sono le parole dell’arcivescovo di Chieti-Vasto, Monsignor Bruno Forte, proferite ieri, lapidarie, nel corso della visita pastorale a Vasto, presso la sala consigliare della città, alla presenza dai rappresentanti del comune e di numerosi cittadini. L’arcivescovo, uno dei maggiori teologi al mondo, figura di spicco della “Chiesa intellettuale”, ancora una volta si pronuncia incisivamente su questioni di gestione del territorio, in questo caso dell’aggressione di “una ingiustificata colata di cemento” richiamando l’attenzione su un tema che è davanti agli occhi di tutti e su cui amministratori e cittadini soprassiedono. “E’ una situazione che sorprende e che impone una riflessione che pongo con serietà e preoccupazione: o avremo un'esplosione demografica, queste case si riempiranno e allora bisognerà attivare i dovuti servizi per farvi fronte o, e sarebbe un paradosso, avremo un gran numero di case vuote”. L’Arcivescovo non è nuovo a posizioni nette e conclamate su questioni ambientali, sull’Abruzzo petrolifero, infatti, si è chiaramente schierato contro invitando, tra l’altro, con la stessa forza, il Governatore Gianni Chiodi a non permettere la deriva petrolifera della regione. A Vasto ieri ha continuato sul tema del turismo, sull’offerta recettiva non competitiva, “penso - ha detto - che i prezzi vadano abbassati per invogliare i turisti e dare così nuovo slancio al settore”. Monsignor Forte ha poi affrontato la questione parcheggio multipiano recentemente inaugurato, ponendo all’attenzione dell’amministrazione la necessità di ascoltare le esigenze di cittadini e commercianti del centro. Ha proseguito parlando di servizi alla città, alle persone, ai cittadini e soprattutto ai giovani: biblioteche, centri di aggregazione, strutture sportive in grado di dare un’interessante alternativa ai ragazzi. L’Arcivescovo ha dunque posto una serie di questioni importanti sul presente e sul futuro della città derivata da un’analisi di essa, dimostrando così un reale interesse per la città e la sua diocesi. Evitando inutili convenevoli e frasi di circostanza, ha preferito sfruttare l’occasione per strattonare gli amministratori o chi è nella funzione di decidere le sorti della città e dei suoi cittadini, un atteggiamento da vero pastore che riporta ciò che ascolta dalla gente che, non a caso, lo ricambia con una grande stima. L’ascolto degli altri, in realtà, è per Monsignor Bruno Forte un punto cruciale delle sue riflessioni filosofiche-teologiche ponendole anche nell’ambito della stessa Chiesa. Le sue parole a Vasto, per forza, importanza e autorità, non possono non aprire una importante riflessione sui temi posti.
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