CASTELGUIDONE - Riceviamo e pubblichiamo la nota siglata dal sindaco di Castelguidone, Mario Cicchillitti, in merito allo scontro politico che da mesi va avanti in paese.
"Visto l’invito del consigliere di minoranza Elvio Di Paolo per un confronto tra i gli esponenti delle due coalizioni politiche (maggioranza ed opposizione) ringrazia, ma ritiene che tale confronto debba essere più largo ed esaustivo. Infatti se si tenesse un dibattito solo tra Cicchillitti e Di Paolo si parlerebbe prevalentemente di questioni amministrative. Invece a Castelguidone c’è bisogno di parlare anche di altro, anzi soprattutto della questione che ci ha visto finire sulle cronache regionali di giornali e siti web. C’è bisogno di parlare della vera questione che ha spaccato il paese e cioè del ruolo politico del parroco. E c’è bisogno di farlo quasi come confronto liberatorio, al fine di chiarirsi e superare le diatribe, Per questo a tale confronto, oltre che i massimi rappresentanti delle due coalizioni (e rispettivi collaboratori), devono partecipare anche il parroco e il vescovo (e rispettivi collaboratori). Deve essere un confronto pacato e tranquillo, perché fatto dai protagonisti della vita pubblica locale, che sapranno quindi garantire serenità al confronto senza timori di risse. Del resto, di questa vicenda hanno parlato in tanti, mentre il sindaco ha fatto uno sforzo per non essere tirato in risse verbali a tutela dell’immagine dell’Ufficio che rappresenta. Ma ora anche il sindaco ha bisogno di parlare e vorrebbe non farlo in una emittente che avrebbe uditorio almeno regionale, proprio nello spirito di stemperare gli animi. Per questo si ribadisce l’opportunità di un pubblico ed ampio confronto tra gruppi consiliari, parrocchia e curia, a cui dovrà partecipare anche la cittadinanza, che ha titolo ad essere informata in modo chiaro e diretto dai protagonisti ed ha soprattutto il diritto di essere ascoltata. Quanto al dibattito Cicchillitti - Di Paolo, esso ci sarà alla prossime elezioni amministrative, allorquando l’Amministrazione uscente e l’Opposizione presenteranno ai cittadini i propri risultati, che li giudicheranno in libere elezioni".