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La CGIL esprime le sue preoccupazioni in tema di sicurezza sul lavoro

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Esprimiamo grossa preoccupazione (per l’ennesima volta) rispetto all’aumento degli infortuni accaduti nell’ultimo periodo e che riguardano soprattutto (guarda caso) lavoratori interinali. Abbiamo più volte denunciato tutte le problematiche riguardanti la sicurezza che puntualmente l’Azienda si era impegnata a risolvere. Abbiamo più volte chiesto all’Azienda di rispettare le normative relative all’impiego degli interinali, inerente all’orario di lavoro, alla richiesta di straordinari e soprattutto all’obbligo di fare formazione all’inizio di ogni attività lavorativa e non come accade oggi, per prassi consolidata, soltanto molti mesi dopo, quando va bene). Noi non siamo più disposti ad accettare ulteriori rinvii rispetto alle denunce fatte e alla loro risoluzione; non siamo più disposti ad accettare che in un’Azienda così importante il tema della sicurezza sia evidenziato solo attraverso enunciazioni di principio o ancor peggio attraverso spot propagandistici. Il tema della sicurezza deve essere assolutamente considerato come un investimento continuo e costante sui lavoratori, come un bene primario superiore anche a qualsiasi e legittima logica di profitto. Nei prossimi giorni verificheremo a quale punto sono gli impegni assunti dalla Direzione Aziendale rispetto alle problematiche già evidenziate dalla RLSA e dalla RSU, a partire dall’ultimo grave episodio avvenuto nel plant Crs. Su questo ci confronteremo e sicuramente, qualora si ravvisassero le condizioni, chiameremo i lavoratori al nostro fianco per iniziative di mobilitazione. Per la Fictem-Cgil la sicurezza è un tema fondamentale dal quale non arretreremo, anche alla luce delle assurde recenti dichiarazioni del Governo, che per bocca del Ministro Tremonti, subito dopo la morte di tre lavoratori avvenuta nei giorni scorsi, ha dichiarato che le attuali normative inerenti al tema della Sicurezza, sono “un lusso che non possiamo permetterci”. Questo è l’ennesimo grave insulto alla dignità di chi lavora per vivere e richiedono “esplicite scuse alle lavoratrici e lavoratori che hanno perso la vita o hanno subito gravi infortuni, o ammalati a causa del lavoro”. La Cgil continuerà ad essere al fianco di queste donne e di questi uomini. Ci sono voluti anni di impegno quotidiano da parte di delegati, medici e tecnici, grazie ai quali si è riusciti ad ottenere importanti normative in materia che vanno assolutamente salvaguardate, rafforzate e soprattutto lo Stato ne deve imporne l’applicazione. Deriderle è un insulto! Inoltre non accetteremo nessuna deroga al contratto nazionale che indebolisce o addirittura cancella Diritti ottenuti attraverso lotte sindacali pagate a volte anche con la vita. Saremo vigili e vi terremo informati, visto il risalto e l’enfasi che il tema sta sollevando, con numerose dichiarazioni da parte di Cisl, Uil, Confindustria, Ministro del Lavoro e Fiat. Dichiarazioni che la CGIL assolutamente non condivide. In nessun altro importante paese Europeo sono stati messi in contrapposizione Diritti e Lavoro, soprattutto nel bel mezzo di una crisi che, come più volte denunciato solo dalla CGIL a partite dallo sciopero generale del dicembre 2008, che ha già pesantemente colpito famiglie, pensionati e naturalmente lavoratori. San Salvo, 27/08/10
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