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SCERNI RIMODULA GLI UFFICI, LA CURA-BRUNETTA PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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La Riforma Brunetta, che andrà definitivamente a regime da prossimo anno, è destinata ad avere un impatto notevolissimo sull'organizzazione e sul riordino delle risorse umane nella P.A. ed in particolare negli Enti Locali. Il Comune di Scerni, su iniziativa e volontà del Sindaco Donato D’Ercole, ha riformulato l’organizzazione degli uffici e dei servizi nell’ottica esclusiva di una migliore funzionalità e riduzione dei costi. “Gli obiettivi voluti – afferma il Sindaco D’Ercole - sono quelli di giungere alla valorizzazione delle risorse umane, di conseguire i migliori livelli di merito, una maggiore crescita professionale quali volani per migliorare la qualità dei servizi offerti dall’Ente e a tutto vantaggio della collettività. Che il pubblico impiego necessiti di un riordino funzionale al cittadino lo si dice da sempre, ogni volta con nuove leggi o rispolverando quelle vecchie mai abrogate, semmai sepolte dalle prassi e dagli usi”. “Come Sindaco ho avuto il coraggio - continua D’Ercole- di rimodellare, per la seconda volta nel corso di questo mandato, gli uffici allineandoli alle nuove leggi intervenute e ai nuovi orientamenti dei servizi, affinché proprio i servizi fossero razionalizzati con il minor dispendio economico per i cittadini, che con le loro tasse sostengono la locale struttura pubblica. La Riforma Brunetta ha inviato un messaggio molto preciso agli amministratori, ossia il dovere di intervenire perché le entrate siano garantite per il mantenimento di un patrimonio”. Le spese della struttura burocratica devono ora più che mai essere particolarmente monitorate e razionalizzate, soprattutto in previsione delle entrate sempre più residuali. Ciò consentirà una sana gestione della cosa pubblica. Con questo non si vuole affatto sacrificare la struttura quanto piuttosto semplificare e rimodulare le competenze e le professionalità attraverso l’orientamento mirato delle entrate. Oggi, conclude il Sindaco, è necessario svoltare pagina da quella vecchia metodologia di una Pubblica Amministrazione lenta ed inefficiente, a discapito dei cittadini, con un’organizzazione che garantisca flessibilità e rispondenza alle esigenze collettive. “Attuare la riforma è possibile, razionalizzare le spese a parità di beneficio per una Collettività è possibile”.
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