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Truffa autovelox sulla Trignina, un altro rinvio

Per difetto di notifica della cancelleria, l'udienza slitta al primo marzo

redazione
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VASTO - Nulla di fatto per quanto riguarda la truffa autovelox "imboscati" sulla fondovalle Trigno. Un altro difetto di notifica, simile a quello dello scorso settembre, e il Gup non ha potuto fare altro che rinviare l'udienza al primo marzo. Grida allo scandalo il presidente del comitato Pro-Trignina, Antonio Turdò, stanco dei continui ritardi e rinvii. Si tratta di un'inchiesta condotta dalla Procura di Vasto che vede indagati sedici volti noti del Vastese, tra amministratori, avvocati e vigili urbani. Questa mattina, giorno fissato per l'udienza preliminare, l'ennesimo buco nell'acqua. "L'udienza relativa al processo sulla truffa degli autovelox - spiega Turdò - è stata rinviata al primo marzo 2011 per difetto di notifica da parte della cancelleria. Mi appello alla cancelleria affinché vengano effettuate tutte queste benedette notifiche per poter procedere all’inizio del processo. Noi abbiamo profondo rispetto del lavoro del tribunale, ma mi appello al Presidente del Tribunale affinché i tempi si riducano notevolmente. Abbiamo avuto anche un comune della vallata, il più indiziato (Fresagrandinaria, ndr) che per questa mattina ha convocato il consiglio comunale. Neanche a Roma si convoca il consiglio comunale di mattina. Temiamo che la presenza di esponenti politici tra gli indagati possa in qualche modo rallentare l’avvio del processo. tuona Turdò - Ed è vergognoso che qualcuno degli indagati sia stato nominato anche coordinatore di zona di un noto partito (il riferimento è a Carlo Moro, sindaco di Lentella, recentemente nominato coordinatore del Pd per il Vastese, ndr). Ricordiamo che il popolo degli automobilisti aspetta giustizia. Noi intanto ci attiveremo con la denuncia alla Corte dei conti".
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